Osimo

Osimo, il sindaco propone l’ordinanza “anti asporto” contro degrado e baby gang

Una volta ottenuto il via libera del Prefetto, sarà emessa l’ordinanza comunale che diventerebbe immediatamente operativa, forse entro il prossimo weekend. Ecco cosa dice

Il sindaco di Osimo in Prefettura ad Ancona
Il sindaco di Osimo in Prefettura ad Ancona

OSIMO – Baby gang e degrado in centro a Osimo. Per far fronte al problema l’amministrazione comunale ha inviato lunedì 7 febbraio alla Prefettura il testo dell’ordinanza che il sindaco Simone Pugnaloni intende firmare per limitare gli episodi di degrado avvenuti in centro storico e riguardanti in particolare i minorenni che abusano di alcol. Una volta ottenuto il via libera del Prefetto, sarà emessa l’ordinanza comunale che diventerebbe immediatamente operativa, forse entro il prossimo weekend.

Il testo proposto alla Prefettura

«Il testo proposto alla Prefettura prevede il divieto di consumare bevande d’asporto di qualsiasi genere in tutta l’area del centro storico dalle ore 21 alle 7 del giorno successivo se sono in contenitori di vetro, fatta eccezione per le aree in concessione agli esercizi di somministrazione bevande e a quelle immediatamente adiacenti – spiega il primo cittadino -. Gli esercenti del centro storico non potranno vendere bevande alcoliche d’asporto dalle ore 23.30 alle 7 del giorno successivo, dovranno terminare la somministrazione di alimenti e bevande entro le ore 1.30 e, infine, all’interno e all’esterno dei locali dovranno interrompere qualsiasi emissione sonora entro le 24. Viene inoltre evidenziato il divieto di abbandono in luogo aperto al pubblico, fuori dai cestini, dei contenitori di bevande e cibi».

L’ordinanza così proposta alla Prefettura, pur tenendo conto delle necessità degli esercizi di somministrazione di bevande e cibi già penalizzati dalla pandemia, intende ridurre le occasioni di degrado che da tempo si registrano in centro storico. In questo modo non si potrà più portare alcol in centro storico per consumarlo su suolo pubblico come si è visto fare spesso dai ragazzini, che non avranno modo di frequentare fino a notte fonda i locali anticipandone la chiusura, pena una sanzione amministrativa da 500 a cinquemila euro per violazione dell’ordinanza.

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