Osimo

Sanremo, la fisarmonica di Castelfidardo conquista il Festival della canzone italiana

L’azienda Brandoni accordions si è aggiudicata la prestigiosa presenza nell’Orchestra sinfonica della kermesse. Il titolare Bompezzo: «Abbiamo realizzato un meraviglioso strumento in legno massello acustico»

Il maestro Sbardella

CASTELFIDARDO – È Made in Castelfidardo la fisarmonica che suona al Festival di Sanremo all’Ariston. L’azienda Brandoni accordions si è aggiudicata la prestigiosa presenza nell’Orchestra sinfonica del Festival più caro agli italiani. «Con grande piacere, anche quest’anno, siamo presenti al festival di Sanremo grazie alla collaborazione con il maestro d’orchestra Luca Sbardella – dice, contento, il titolare dell’azienda Giampaolo Bompezzo accanto al figlio Matteo -. Per questa occasione abbiamo realizzato un meraviglioso strumento in legno massello acustico che accompagnerà le varie melodie dei numerosi brani in gara e che ancora una volta rappresenterà l’eccellenza del territorio fidardense e della nostra regione Marche».

Gli occhi di tanti fidardensi incollati allo schermo hanno brillato e i cuori si sono sentiti uniti vedendo il “loro” strumento e il marchio tanto noto già l’altra sera. Per l’occasione del Festival, l’azienda ha creato appunto uno strumento speciale che riempie tutti di orgoglio, un pezzo fondamentale per l’orchestra dell’Ariston, scintillante sotto i riflettori.

Il maestro Sbardella, che da tempo collabora con l’azienda portando il loro strumento in giro per il mondo, ha un curriculum di grande rispetto frutto di anni di esercizio che l’hanno portato a essere una delle colonne portanti dell’orchestra di Sanremo. «Essere presenti al Festival di Sanremo con un nostro strumento è per noi un onore enorme e dà sicuramente grande prestigio alle nostre fisarmoniche, eccellenze di Castelfidardo. In parallelo la stretta e lunga collaborazione con il maestro d’Orchestra Sbardella continua a darci grandi soddisfazioni e rappresenta un ottimo stimolo per rivolgerci al futuro con idee ed azioni determinate da uno sguardo ottimista». Anche quest’anno il Festival si trova a vivere in un altro momento emergenziale dovuto alla pandemia ma, rispetto all’anno scorso, il teatro è pieno al cento per cento e il rischio di contagio è maggiormente contenuto dalla vaccinazione.

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