Osimo

Ospedale, gli osimani temono lo smantellamento dei reparti: Inrca e sindaco rassicurano

I timori degli osimani si concentrano soprattutto sul fatto che venga trasferito il reparto di diabetologia. Ecco il punto con i vertici

L'ospedale di Osimo
L'ospedale di Osimo

OSIMO – C’è tanta preoccupazione tra gli osimani per le sorti della sanità locale. In queste ore gli amministratori dei tre gruppi social Facebook osimani che racchiudono 18mila e 367 persone, “Sei di Osimo se”, “Osimo speaker’s corner” e “Aneddoti, luoghi, persone, miti e leggende di Osimo” hanno scritto una lettera congiunta. «Siamo preoccupati per le sorti del reparto di diabetologia di Osimo. Al momento sappiamo solo che l’Inrca ha ridotto il numero di visite di controllo ad Osimo e parrebbe che un certo numero di pazienti, scelti non si sa con quale criterio, per la prossima visita di controllo periodico dovranno recarsi all’Inrca di Ancona – dicono -. A nostro avviso l’inizio a piccoli passi verso la delocalizzazione ad Ancona di questo servizio sanitario è preoccupante visto il gran numero di pazienti che sono affetti da questa malattia che colpisce ogni anno milioni di persone nel mondo. Vogliamo rendere nota questa situazione sia a tutta la popolazione ma anche a tutte le forze politiche, chiedendo che si eviti di trattare i pazienti in maniera diversa gli uni dagli altri e che l’Inrca fornisca la ragione di questo operato, invitando chi ha potere di farlo a controllare che questo non sia il preludio ad una totale chiusura della diabetologia come avvenuto per altri reparti del nostro ospedale». Si rivolgono direttamente all’Inrca: «Vogliamo una rassicurazione che il reparto di diabetologia rimanga ad Osimo. Chiediamo alla Regione Marche nella persona di Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità, a Dino Latini, presidente del Consiglio regionale, e al sindaco di Osimo Simone Pugnaloni che si adoperino a tutelare gli anziani non autonomi e anche i pazienti diabetici in età da lavoro che devono perdere molto più tempo per controllarsi, tenendo presente che i prelievi precontrollo si fanno presso il reparto e ciò comporta più andate e ritorno».

La replica del sindaco e la posizione dei civici

Il sindaco Simone Pugnaloni risponde: «Ho avuto l’opportunità di sentire il direttore Genga che garantisce che in queste ultime settimane si è ristretta l’attività solo per mancanza di personale non causato da trasferimento ad Ancona o inizio smantellamento ospedale di Osimo ma solo per malattia di diversi medici in servizio al reparto di Medicina. Mi garantisce che l’ambulatorio di piede diabetico continuerà ad Osimo come sempre c’è stato. Sono davvero felice di esporre la verità». Poi la critica: «Il leader osimano che occupa un ruolo importante in Regione invece di aiutare Osimo a potenziare l’ospedale e battersi affinché Osimo rientri nei finanziamenti Pnrr, si erige a paladino del trasferimento del Poliambulatorio, del 118, del Centro di salute mentale in un capannone privato dove i contribuenti osimani sarebbero chiamati a pagare un affitto ad un privato. Con noi rispettati tutti gli impegni: nominati tutti i primari all’ospedale di Osimo come da protocollo Inrca-ospedale “Ss. Benvenuto e Rocco”, ampliati i servizi ambulatoriali ed il pronto soccorso e a breve ampliamento del pronto soccorso che sarà spostato vicino al laboratorio analisi. Tutte attività promosse dal governo Ceriscioli. Stiamo aspettando l’aiuto ed il sostegno del governo del centro destra, sicuro che arriverà, perche Acquaroli e Saltamartini sono persone serie e competenti».

Le Liste civiche all’opposizione replicano: «La scelta di portare fuori dal centro storico il poliambulatorio di Osimo è stata condivisa da anni dall’Area Vasta 2 e l’amministrazione comunale di Osimo, sindaco in testa. Il dottor Guidi lo aveva comunicato lo scorso anno: a fronte della nostra richiesta di coprire le carenze di personale e di servizi precisava che d’accordo con il Comune, il primo obbiettivo era trasferire il poliambulatorio in uno spazio di almeno quattromila metri quadrati. Ora è inutile che il sindaco si mostri come se si strappasse le vesti, quando in precedenza sapeva e ha condiviso tutto. In occasione della giornata di vaccinazione del 19 dicembre 2021, avevamo chiesto all’Area Vasta 2 di mettere a norma il Poliambulatorio di piazza del Comune, per poter utilizzare tutti gli spazi, subito dopo è uscito il bando per i nuovi locali da reperire in locazione, così da evitare ogni possibile soluzione di risistemazione dell’attuale poliambulatorio di piazza del Comune. L’obiettivo sembra chiaro: con il bando di locazione della nuova sede del Poliambulatorio si prende tempo senza avviare nessuna soluzione concreta. A fine gennaio l’Asur per mezzo del suo primo dirigente aveva garantito che subito si sarebbe attivata la casa della salute (che doveva essere aperta nel 2018) in Osimo, nel poliambulatorio, mentre invece tutto è ancora fermo. L’Inrca trasferisce la sua attività di centro antidiabetologia che si svolgeva anche nel reparto di medicina dell’ospedale di Osimo lasciando solo l’ambulatorio del giovedì. Noi chiediamo che l’Inrca lasci o riporti l’attività di diabetologia svolta nel reparto di medicina dell’ospedale “Ss. Benvenuto e Rocco”. Noi siamo contro questi togliere a spizzichi e bocconi dei servizi ospedalieri di Osimo da parte dell’Inrca a danno di tanti assistiti».

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