Osimo

Rivoluzione verde a Osimo stazione, in arrivo 3000 alberi contro lo smog

Entro la fine del mese inizierà la piantumazione del parco urbano. Al via anche il progetto "Osimo verde e lode" del M5s con 300 piantine di alloro e viburno lungo via Settembrini e via Fratelli Cairoli

OSIMO – Ottobre sarà il mese della svolta green per Osimo Stazione, la frazione più popolosa del territorio osimano con circa 3500 abitanti, da anni schiacciata nella morsa del traffico lungo la statale adriatica.

Entro la fine del mese si concretizzeranno infatti due progetti che prevedono la riqualificazione del tessuto urbano attraverso la creazione di nuovi spazi di verde pubblico.
L’opera più imponente riguarda il parco urbano progettato dall’amministrazione comunale nell’ambito dell’accordo con la società Autostrade per i lavori alla terza corsia. Occuperà una zona di circa 2,37 ettari di terreno e ospiterà oltre 2600 piante arboree e arbustive. A fine luglio sono iniziati i lavori di preparazione con il picchettamento dell’area, il taglio dell’erba e l’aggiunta di sostanza organica sul terreno. Ora tutto è pronto per avviare la fase finale dei lavori, in cui ogni ettaro di terreno sarà piantumato con 555 essenze arboree (alto fusto) e 555 essenze arbustive (cespugliose). Stando ai dati scientifici forniti dagli esperti che hanno redatto il progetto, in 5 anni il parco urbano potrà assorbire 49,960 tonnellate di anidride carbonica.

L’altro progetto “green” che riguarderà la frazione è “Osimo, verde e lode”, un’iniziativa del Movimento Cinque Stelle di Osimo che prevede la piantumazione di 300 piantine di alloro e viburno lungo via Settembrini e via Fratelli Cairoli, che sono state autofinanziate col ricavato delle donazioni ricevute per felpe e spille del Movimento e con il contributo economico degli attivisti. L’area verrà poi “adottata” dai residenti attivisti coinvolti nel progetto, come previsto dall’apposito Regolamento per l’affidamento degli spazi verdi pubblici ai privati, che in maniera volontaristica si accolleranno l’onere della manutenzione ordinaria.

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