Osimo

Ripopolamento del centro di Osimo, è scontro tra maggioranza e opposizione

L’impegno profuso per rivitalizzare il centro storico non è mai troppo. Ecco quali sono i progetti futuri, tra accuse e repliche

Il centro di Osimo
Il centro di Osimo

OSIMO – Rivalutare il centro storico di Osimo è tra gli obiettivi di tutte le amministrazioni comunali che si susseguono e il dibattito è sempre aperto. Le Liste civiche dall’opposizione vanno all’attacco. «Siamo per ritrovare convivenza in centro tra residenti e attività commerciale e fra queste. Non si può vedere che si attacchino gli uni contro gli altri, invece di pensare a ricreare le condizione per riportare il centro a salotto buono di Osimo e della Valmusone. La responsabilità dell’attuale contrasto e vuoto di attività è del Comune nella sua attuale amministrazione che a forza di scelte discrezionali e forzate tutte dirette verso un solo settore, dimenticando che il centro storico ha vissuto sempre su esercizi commerciali diversificati e servizi, ha posto le basi per l’escalation attuale. Osimo centro deve essere, per noi, ripopolato con il giusto equilibrio di famiglie, servizi, attività commerciali e scuole. Serve un progetto opposto a quello praticato ora, in cui il vuoto è coperto dalle urla e dallo sballo».

La replica del sindaco

Il sindaco Simone Pugnaloni replica: «Mi preme sottolineare di nuovo l’impegno profuso per rivitalizzare il centro storico. Dal nostro insediamento abbiamo investito sul restauro dei beni comunali, dalle logge all’atrio del Municipio, dal mercato coperto ai sottoservizi e ora siamo impegnati a ridare vita all’ex cinema, al ridotto della Nuova Fenice e al quartiere San Marco tramite i progetti legati al Pinqua, con ascensori e nuova scuola all’ex Bruno da Osimo. Abbiamo investito e investiremo sulla promozione turistica e culturale di Osimo, basti pensare alle mostre e all’affluenza record alle grotte prima della pandemia. Dal piano sosta ai contributi post-Covid, dai cartelloni degli eventi alla riduzione della Tosap e della Tari, almeno fino al nuovo regolamento Arera, il nostro impegno non è mai venuto meno per aiutare le attività commerciali e ristorative del centro storico e l’ordinanza di recente firmata per regolare la vendita di asporto è contingente ad una fase emergenziale e, a quanto pare, sta dando già buoni risultati, riducendo i disagi di chi il centro lo abita. In questo senso l’amministrazione comunale è consapevole della necessità di rendere più vivibile la zona storica di Osimo e ha per questo previsto un abbattimento degli oneri di urbanizzazione su chi ristruttura immobili, con un occhio di riguardo a quelli del centro città. Basandoci sul principio della rigenerazione urbana e di consumo del suolo zero, la giunta lavorerà per sostenere il ripopolamento del centro storico».

Tra le ipotesi al vaglio, un bando pubblico per fornire contributi economici a chi si trasferisce a vivere in affitto in centro riducendo il peso della locazione o chi acquista casa in centro sostenendo le spese per contrarre il mutuo prima casa. «Potremmo individuare nuove aree di degrado da riqualificare con premio di volumetria e snellezza burocratica, o ancora, con incentivi a chi investe su fonti rinnovabili e nuove tecnologie green. Dalla mia esperienza all’Expo di Dubai ho accresciuto valori e prospettive da applicare su Osimo, su tutti l’architettura morbida e lo sviluppo sostenibile, che passa inevitabilmente per un riutilizzo del tessuto urbano già presente, in primis quello del centro città. Riportare una scuola media nel cuore di Osimo, valorizzare contenitori storici come ex cinema e mercato coperto, investire in cultura e turismo, aprire uno font-office della polizia locale, sono obiettivi che vanno proprio in questa direzione: rendere più appetibile vivere in centro storico. Certo non lo è portare via i servizi territoriali come Poliambulatorio, 118 e Avis, obiettivo che le Liste civiche, tramite la Regione, puntano a concretizzare».

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