Osimo

Riaprono le casette dell’acqua di Astea: saranno sottoposte a sanificazione periodica

Sono 12 le fontane pubbliche installate tra Osimo, Loreto, Recanati, Potenza Picena, Porto Recanati e Montelupone. Il servizio sarà ripristinato con un protocollo di sicurezza a garanzia dei fruitori in linea con le misure anti-Covid

Casetta dell'acqua, Astea

OSIMO – Dalla prossima settimana, tra lunedì 25 maggio e martedì 26, riapriranno tutte le 12 casette dell’acqua installate da Astea tra Osimo, Loreto, Recanati, Potenza Picena, Porto Recanati e Montelupone. Dopo il periodo di sospensione per il lockdown dovuto al coronavirus e la difficoltà per la ditta che gestisce la manutenzione di intervenire come necessario, il servizio sarà ora ripristinato con un protocollo di sicurezza a garanzia dei fruitori.
La società che si occupa della gestione delle casette sarà chiamata a comunicare alla Asur la riapertura, provvedere alla sanificazione, effettuare gli autocontrolli analitici preventivi e riaprire solo gli erogatori che garantiscono la distanza minima di sicurezza di almeno un metro tra le persone durante il prelievo, anche eventualmente tenendone chiuso qualcuno.

«Abbiamo chiesto – spiega l’amministratore delegato Fabio Marchetti – un’attenta sanificazione periodica degli impianti e una frequente pulizia della struttura con particolare riguardo alle superfici maggiormente utilizzate, mentre gli utenti dovranno usufruire delle fontane con guanti e, in caso di rischio assembramento, anche mascherine».

Nel 2019 sono stati 5 milioni i litri di acqua prelevati dagli utenti nelle 12 casette Astea.
Ad Osimo sono stati distribuiti 1.865.000 litri, di cui 525.670 gassata. In particolare nella fontana del Maxiparcheggio sono stati prelevati 938 mila litri complessivi l’anno scorso, mentre 362 mila a Osimo Stazione, 394 mila a San Biagio e 171 mila a Passatempo dove l’inaugurazione è avvenuta un anno fa esatto, quindi il dato si riferisce a circa sei mesi, non dodici.
A Loreto sono stati distribuiti 1.035.000 litri di acqua di cui 248 mila in via Aldo Moro, 557 mila a Villa Costantina e 230 mila a Villa Musone.
A Recanati i litri prelevati sono stati l’anno scorso 968 mila tra i 577 mila del rione Le Grazie e i 391 mila di via Loreto. Infine ci sono i 459 mila litri presi dalla fontana di Potenza Picena, i 298 mila di Montelupone e i 404 mila di Porto Recanati.

Significativo anche il dato della plastica risparmiata all’ambiente. Usando le fontane pubbliche si è evitato infatti di comprare nel solo 2019 ben 3.348.000 bottiglie di plastica da un litro e mezzo. In particolare a Osimo le bottiglie risparmiate all’ambiente sono state 1.242.000, a Loreto 689 mila, a Recanati 644 mila, a Potenza Picena 306 mila, a Montelupone 198 mila e a Porto Recanati 269 mila. Analizzando la quantità di Pet (la plastica riciclabile con cui vengono realizzate le bottiglie in commercio) emerge che ne è stato evitato il consumo nel 2019 di ben 350 quintali a Osimo, 190 quintali a Loreto, 180 a Recanati, 90 a Potenza Picena, 50 a Montelupone e 80 a Porto Recanati, per un totale tra le 12 casette di 940 quintali in meno di bottiglie.

Dall’inizio del servizio le 12 fontane (le prime aperte nel 2010 a Osimo e Loreto) hanno complessivamente erogato oltre 27 milioni litri di acqua, suddivisi tra Osimo 11,57 milioni, Loreto 3,34 milioni, Recanati 4,72 milioni, Potenza Picena 1,2 milioni, Montelupone 1,49 milioni, Porto Recanati 4,72 milioni. Mentre complessivamente dal 2010 le bottiglie di plastica da un litro e mezzo non consumate sono state ben 18 milioni (7,71 nella sola Osimo) che equivale a 5.360 quintali di Pet non smaltita (di cui 2.300 a Osimo).

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