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Premio internazionale della fisarmonica a Castelfidardo, vince la scuola russa

Ai vertici Artem Malhasyan, 25 anni, originario di Goryachy Klyuch, studente del Conservatorio di San Pietroburgo. Premiato anche il maestro Vladimir Orlov, già vincitore lo scorso anno nella categoria classica “master”

Artem Malhasyan
Artem Malhasyan

CASTELFIDARDO – Il Premio internazionale della fisarmonica a Castelfidardo non si è piegato alle restrizioni imposte dalla pandemia ma ha anzi indicato la via da seguire, inventando un nuovo format digitale che può essere preso a riferimento nell’intero panorama musicale.

La scuola russa si è confermata ai vertici con Artem Malhasyan, 25 anni, originario di Goryachy Klyuch, studente del Conservatorio di San Pietroburgo e del maestro Vladimir Orlov, già vincitore lo scorso anno nella categoria classica “master”.

«Suono la fisarmonica da quando ero bambino e non posso immaginarmi senza», ha detto domenica 20 settembre in streaming da remoto da dove ha ricevuto la consacrazione nella prestigiosa sezione concertisti dalla giuria presieduta da Friedrich Lips, suonando uno strumento a tastiera, circostanza piuttosto insolita laddove può considerarsi d’elezione quella a bottoni.

Malhasyan ha preceduto per un soffio il lituano Rakauskas e il cinese Zhang Zhiyuan, iscrivendo per la 14esima volta in albo d’oro il nome di un artista russo. Nelle altre categorie, i francesi dell’Octetology esultano a ritmo di tango, ma importanti e numerose sono le affermazioni italiane con i giovani abruzzesi Manuel Marchegiani e Gianmarco Alcini nei virtuosi senior e nell’elettronica (Gervasio Marcosignori award), l’esuberante campano Cono D’Elia nella World music, l’elegante duo piemontese Valerio Chiovarelli e Fulvio Chiara (tromba) nel jazz. Serate grandiose sono state quelle del Premio che hanno visto esibirsi, tra tutti, Raphael Gualazzi, Danilo Rea e Luciano Biondini.

«Tre anni fa quando ho avuto l’onore di ricevere questo incarico avevo un progetto che con orgoglio possiamo dire di avere realizzato – dice il direttore artistico Renzo Ruggieri, forse al passo d’addio -. Volevo creare sinergie, dimostrare che la fisarmonica può inserirsi in ogni arte e forma musicale, guardando con il Pif al futuro, cosa che abbiamo fatto anche con il libro “Fisarmonica: i colori che verranno».

«Abbiamo cambiato l’organizzazione in corsa, raggiungendo comunque numeri eccezionali con tutto il mondo della fisarmonica rappresentato e grande visibilità – afferma il sindaco Roberto Ascani -. Per la prima volta abbiamo sfruttato il canale You tube con dirette di mille e 400 ore e 30mila visualizzazioni. Sui canali social contiamo 90mila visualizzazioni e 20mila interazioni, Étv Marche ha raggiunto oltre 200mila spettatori».

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