Osimo

Piscina per i ragazzi con disabilità, i civici di Osimo: «Pugnaloni distrugge ciò che ben funziona»

È bagarre, sono le liste civiche a tirare in ballo i giovani disabili che sembra abbiano difficoltà a frequentare la piscina. Immediata la risposta del sindaco

La piscina rinnovata
La piscina rinnovata

OSIMO – È di nuovo scontro sulla piscina comunale di Osimo. Stavolta sono i “civici” a tirare in ballo i giovani ragazzi disabili che la frequentano. «Avevano detto che per il gruppo dei ragazzi disabili che effettuava corsi all’interno della piscina di Osimo sarebbe stato garantito e avrebbe continuato a svolgere l’attività di nuoto e riabilitazione con chiunque avesse gestito l’impianto natatorio – dicono le Liste civiche di Osimo -. La realtà è totalmente diversa, Pugnaloni continua a distruggere ciò che ben funzionava. I ragazzi disabili non sono più entrati in piscina, solo gli adulti che oltretutto pagano una quota mensile al gestore oltre al costo delle sedute individuali, proprio per la gestione della piscina, che ha costi maggiori in questo periodo legati alla pandemia. Le condizioni delle vasche poi sono pessime, necessitano di una manutenzione che non viene fatta, la vasca principale è ancora tenuta senza acqua e ciò è anche un pericolo per chi la percorre ai lati. Il sindaco con i suoi spot aveva pure annunciato un contributo di novemila euro a sostegno dell’attività in piscina per i corsi dei ragazzi disabili. È una situazione insostenibile per le famiglie che per anni avevano trovato un importante punto di riferimento nelle attività natatorie psico-fisiche per i loro figli e si trovano tradite».

Il sindaco Simone Pugnaloni ha replicato: «Qualcuno è abbagliato da una manciata di voti e giunge anche a strumentalizzare i disabili e le loro famiglie. La piscina sta funzionando regolarmente per gli agonisti e grazie alla buona volontà del nuovo gestore anche per i disabili. Le famiglie di quei ragazzi possono stare tranquille perché fin dal primo giorno hanno avuto tutto il mio sostegno. La piscina ha costi di gestione enormi eppure senza gli introiti degli abbonamenti, perché l’esercizio amatoriale del nuoto è bloccato dal dpcm, il gestore tiene aperto ugualmente. È vero che ha chiesto un contributo volontario agli atleti ed alle famiglie disabili ed è vero che ha ricevuto sostegno dall’amministrazione comunale. È stata riscontrata una manutenzione ordinaria mancante al passaggio di consegne, per tale ragione investiremo durante l’estate risorse importante per quella straordinaria».

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