Osimo

Piscina di Osimo, è scontro politico sulla riapertura a settembre

Non si è ancora riunita la commissione di assegnazione della nuova gestione e si devono fare i lavori di adeguamento all’impianto solare termico e al piano di sicurezza. Critiche le Liste civiche ma il sindaco tranquillizza

OSIMO – Da lunedì 25 maggio, secondo quanto previsto dai decreti governativi, sarà possibile riaprire gli impianti natatori, sia pur nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, evitando assembramenti e adottando le specifiche linee guida di settore.

«Così, mentre le piscine pubbliche e private di tutta la regione riapriranno i battenti, a Osimo la piscina comunale rimarrà chiusa. Non si è ancora riunita infatti la commissione di assegnazione della nuova gestione e si devono fare i lavori di adeguamento all’impianto solare termico e al piano di sicurezza – dice Sandro Antonelli delle Liste civiche, che proprio una settimana fa aveva sollevato il problema -. Inutile dire che la ritardata apertura, dopo il lungo periodo di chiusura imposto dall’emergenza epidemiologica, creerà grossi problemi a diverse categorie di utenti dell’impianto osimano. Primi fra tutti, a dover sopportare il disagio maggiore saranno i ragazzi diversamente abili insieme alle loro famiglie per il fatto che non potranno svolgere l’attività di riabilitazione in acqua sotto la guida del team di istruttori che li hanno seguiti negli ultimi anni con professionalità ed impegno. Altra categoria penalizzata sarà quella degli agonisti del nuoto, della pallanuoto e del sincronizzato. Circa 250 atleti che non potranno tornare ad allenarsi nel proprio impianto a differenza dei colleghi di altre società della regione. Non vanno dimenticati tutti gli utenti della piscina che svolgono il nuoto libero e che hanno già pagato l’abbonamento annuale all’inizio del mese di settembre 2019 ma che di fatto non avranno potuto usufruire della struttura per diversi mesi, in parte a causa del virus, in parte per le lungaggini burocratiche».

Prima dell’emergenza sanitaria i “civici” avevamo espresso la loro preoccupazione: «Eravamo preoccupati per la procedura di selezione che, se anche imposta da una nuova interpretazione della norma, diversa da quella adottata negli anni precedenti dalla stessa amministrazione, avrebbe dovuto almeno prevedere una data di inizio della concessione a settembre e non a metà dell’anno agonistico. Non servivano esperti o scienziati per prevedere tutte le problematiche che stanno emergendo. E non si venga a dire che l’apertura dell’impianto ipotizzata per fine agosto sia imputabile al Covid-19, visto che tutte le altre strutture analoghe, dopo il periodo di chiusura imposto dall’emergenza, riapriranno a partire da lunedì prossimo né tanto meno che tale riapertura possa dipendere dai lavori di adeguamento dell’impianto solare termico, posto in copertura e per anni lasciato privo di manutenzione, in quanto tali lavori non vanno ad interferire con un corretto utilizzo della struttura. Non sappiamo se dietro all’ipotesi di riapertura per fine agosto proposta dall’amministrazione ci siano altre motivazioni che non conosciamo e che, per non pensar male, non vogliamo conoscere, ma in ogni caso riteniamo giusto che l’amministrazione, da lunedì responsabile di ulteriori ritardi nella riapertura, si attivi come meglio crede per risolvere le problematiche da essa stessa generate. Per questo ci attiveremo».

La risposta del sindaco Simone Pugnaloni: «Ogni città d’Italia sogna di avere una piscina comunale nel suo territorio. Noi dai primi anni Novanta abbiamo avuto questa fortuna. La gestione può cambiare ma i servizi restano. Nessuno deve temere. Il Comune investirà più di centomila euro per l’efficientamento energetico della struttura. Meglio aspettare settembre per avere un impianto messo a punto per la ripartenza. I lavori saranno eseguiti durante l’estate. Per i disabili, abbiamo già chiesto aiuto ai gestori della piscina di Campocavallo, accordo che si può trovare anche per gli agonisti che vogliono tornare ad allenarsi prima anch’essi di ripartire a settembre con la stagione agonistica».

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