Osimo

Piano antenne a Osimo, il Movimento 5 stelle dice sì

I pentastellati hanno chiesto all'amministrazione comunale di porre maggiore attenzione al tema antenne e campi elettromagnetici prodotti dalle nuove tecnologie in arrivo, come il 5G. Adesso il Comune progetta di attuarlo

La Giunta in riunione

OSIMO – Il 17 dicembre scorso il Movimento 5 stelle di Osimo presentava in Consiglio comunale una mozione per predisporre il Piano antenne a tutela della salute dei cittadini. Chiedeva all’amministrazione comunale di porre maggiore attenzione al tema antenne e campi elettromagnetici prodotti dalle nuove tecnologie in arrivo, come il 5G, attraverso la predisposizione di un Piano: «Lo strumento sarebbe indispensabile per tutelare sia le fasce di popolazione a maggior rischio, come per esempi i bambini, che i portatori di pacemaker. Ad oggi è presente un regolamento comunale obsoleto e soprattutto non adeguato alle nuove tecnologie e normative vigenti». La presentazione dell’ordine del giorno ha trovato tutti i consiglieri concordi, il voto è stato all’unanimità con un solo voto di astensione, e ha trovato apertura anche da parte del sindaco Simone Pugnaloni.

Adesso, con la delibera di giunta del 4 maggio, si progetta di dare attuazione al Piano che, secondo quanto sostenuto dal sindaco, sarà frutto di un percorso partecipato a partire dai soggetti gestori e che coinvolgerà le opposizioni mediante le consulte attività produttive ed ambiente. Un tour nei quartieri sarà poi organizzato per ascoltare la cittadinanza. Il Movimento, già promotore dell’emendamento, si rende immediatamente disponibile alla collaborazione per la progettazione.

«Proponiamo di minimizzare l’esposizione della popolazione ai suddetti campi elettromagnetici, al fine di tutelare la salute pubblica e i fattori di impatto paesaggistico, ambientale e visivo a carico del paesaggio extraurbano e urbano derivante dai predetti impianti – dicono -, razionalizzare la distribuzione delle antenne 5G nel territorio al fine di ottimizzare la potenza irradiata dagli impianti ed omogeneizzare e contenere i livelli di campo elettromagnetico emessi, garantendo la qualità del servizio di telefonia mobile, minimizzare i vincoli all’uso del territorio, con particolare riferimento alle destinazioni edificatorie, derivanti dalla realizzazione delle istallazioni fisse per la telefonia mobile, garantire trasparenza dell’informazione alla cittadinanza ed attivare meccanismi di partecipazione alle scelte sia tramite associazioni dei cittadini che tramite la partecipazione di enti esterni e specializzati nel settore ».

Chiedono che venga istituito l’Osservatorio comunale ambientale poi per valutare le problematiche connesse al controllo dell’elettrosmog, compreso le istanze rivolte all’installazione di impianti radio-emittenti. Ne faranno parte, oltre al Presidente, un dirigente dei settori Ambiente ed Urbanistica anche, e necessariamente, un membro designato dall’Arpam, un membro designato dal Dipartimento di prevenzione Asur ed un rappresentante delle associazioni di cittadini maggiormente rappresentative. «Il piano-programma per le antenne 5G, nel rispettare i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità fissati dalla normativa vigente nonché gli adempimenti previsti dal presente regolamento, dovrà produrre i livelli di campo elettromagnetico più bassi che la migliore tecnologia disponibile consenta, compatibilmente con la qualità del servizio svolto. Le valutazioni sui piani-programma, presentati da ogni singolo gestore, saranno effettuate dall’Osservatorio, tenendo conto prioritariamente degli aspetti legati alla tutela della salute pubblica e di una migliore funzionalità del servizio, che, sulla base di ciò, formulerà proposte per eventuali aggiornamenti del piano comunale per la localizzazione degli impianti».

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