Osimo

Pellegrinaggio Macerata-Loreto 2021 senza assembramenti. Ecco come sarà

Non ci saranno folle ma il sentimento di fede e unione sarà grande lo stesso. L’emergenza pandemica anche nel 2021 ha fatto cancellare il pellegrinaggio com’è stato concepito e attuato per oltre quarant’anni

LORETO – Non ci saranno folle ma il sentimento di fede e unione sarà grande lo stesso. L’emergenza pandemica anche nel 2021 ha fatto cancellare il pellegrinaggio com’è stato concepito e attuato per oltre quarant’anni. Mai come quest’anno il tema scelto per il 43esimo pellegrinaggio Macerata-Loreto, in programma sabato 12 giugno, sta intercettando tutto il bisogno di speranza, che questo tempo di pandemia ha reso solo più urgente. “Quando vedo te vedo speranza” è il titolo dell’edizione 2021. È tutto pronto, o quasi, in questi giorni sarà reso noto il programma nei dettagli, ma la cosa cui il comitato organizzatore tiene maggiormente è il gesto stesso che si formalizzerà nella città mariana.

Il gesto del pellegrinaggio

Il gesto si svolgerà sabato appunto a Loreto con inizio alle ore 21 e sarà possibile seguirlo solo da casa attraverso Tv2000 e i canali youtube e i siti del Pellegrinaggio (www.pellegrinaggio.org) e del santuario della Santa Casa di Loreto (www.santuarioloreto.va). Sarà un gesto infatti, proprio come l’anno scorso, quando l’Italia era uscita da poco dal lockdown. Fino al 2019 si sono messi in marcia in 80mila per tutta la notte per arrivare, fin dalle prime luci dell’alba, a Loreto e bruciare le intenzioni di preghiera nei bracieri incoraggiati dalle parole di papa Francesco, che ha benedetto la fiaccola della pace e poi si è collegato dal Vaticano con loro prima di partire a Macerata. Non essendo possibile camminare insieme, il comitato ha pensato di nuovo gesto di preghiera nella basilica della Santa Casa. Il gesto dovrebbe essere preceduto dalla benedizione e accensione della fiaccola della pace.

Tantissimi i volontari impegnati

In questi mesi di preparazione, che hanno visto l’adesione di numerosi volontari impegnati con una creatività nuova, il momento più significativo è stata l’udienza che papa Francesco ha voluto concedere ad una delegazione del Comitato organizzatore guidata da monsignor Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito della Diocesi di Fabriano-Matelica. Nelle parole di incoraggiamento, che il Papa ha loro rivolto, è riecheggiato l’appello lanciato un anno fa: «Peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla», aggiungendo poi che la speranza non è nel tornare alla normalità solita ma nell’attraversare questa crisi costruendo una normalità nuova. L’incontro è stato desiderato per presentare ed affidare l’esperienza del pellegrinaggio, che il Papa ha incoraggiato ed esortato a continuare. I fedeli aspettano con ansia la sua telefonata che anche quest’anno potrebbe arrivare all’inizio dell’evento.

Più di tremila le intenzioni di preghiera

«Mettendoci davanti alla Madonna come mendicanti di tutto, possiamo chiederle l’imprevisto di cui abbiamo assoluta necessità per alzarci dal letto ogni mattina e affrontare il duello quotidiano tra la vita e la morte, tra l’essere e il nulla che si svolge dentro ciascuno di noi», dice don Julián Carrón nel messaggio inviato in occasione dell’evento ed è proprio questa domanda che sta emergendo in tutta la sua drammatica urgenza attraverso molte adesioni, più di tremila intenzioni di preghiera che continuano ad arrivare e le testimonianze di molti, alcune delle quali sono rintracciabili sul sito e nei canali social del pellegrinaggio. Anche alcuni sponsor quest’anno hanno voluto dare voce alla loro esperienza ed alle loro attese attraverso dei brevi video.


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