Osimo

Pagano la caparra per la vacanza, ma l’agente è irreperibile

Incastrato dalle indagini della polizia di Stato di Osimo, il 37enne del posto aveva truffato tantissime persone residenti in ogni angolo d'Italia. Alcuni appartamenti che proponeva, previo pagamento di caparra, erano occupati dagli ignari residenti

OSIMO – La vacanza tanto sognata si è tramutata in “bufala”. Pagata la caparra per l’affitto di ville e appartamenti disponibili anche per il periodo estivo però il truffatore si è reso irreperibile. Il raggiro è andato avanti per tre mesi, tanto è bastato per fargli accumulare migliaia di euro. Gli agenti della polizia di Stato del commissariato di pubblica sicurezza di Osimo hanno denunciato per truffa aggravata e continuata un pregiudicato osimano di 37 anni. Le denunce sono arrivate “a pioggia” da residenti in varie città d’Italia che lamentavano di essere stati truffati da un falso agente immobiliare con ufficio a Osimo. Le indagini dell’Anticrimine sono ancora in corso per individuare ulteriori truffe e identificare eventuali complici.

Le storie
Tantissimi i casi. Come quello denunciato da un gruppo di giovani che aveva anticipato mille euro per l’affitto di quattro mesi estivi per una casa colonica; truffata anche una studentessa siciliana che invano è giunta con il treno a Macerata dove aveva appuntamento con l’agente immobiliare, cui aveva già inviato una caparra di 250 euro, accanto all’Università che avrebbe frequentato. Anche una coppia di cittadini stranieri tra i beffati, convinti di soggiornare in una casa sul lungomare di Civitanova Marche: si sono accorti di essere stati beffati di 800 euro versati per caparra quando si sono recati nella villetta indicata nel sito web dove hanno conosciuto gli ignari proprietari che da anni la abitavano. Stessa cosa è capitata a un’altra coppia umbra truffata per 360 euro per un appartamento sul lungomare di Senigallia risultato già occupato.

Le raccomandazioni della polizia
Per evitare brutte sorprese si suggerisce sempre di verificare l’esistenza della casa pubblicizzata attraverso i principali motori di ricerca disponibili sul web, dove è possibile verificare se le foto inserite nell’annuncio sono vere o sono state copiate e incollate da altri siti. Utilizzare sempre metodi tracciabili per i pagamenti (ad esempio Iban italiano che inizi per IT, PayPal, Hype di Banca Sella) evitando di effettuarli su carte ricaricabili o con servizi di trasferimento di denaro.

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