Osimo

Ospedale di Osimo e fusione con l’Inrca, stretta di mano per i due nuovi primari

Si sono presentati stamattina i due nuovi primari di Medicina e Anestesia e Rianimazione, due eccellenze per l'ospedale "Ss. Benvenuto e Rocco". L'occasione è stata ghiotta per fare il punto sullo stato del protocollo con l'Inrca assieme alla direttrice sanitaria dell'Asur, la dottoressa Nadia Storti

La conferenza stampa nel municipio di Osimo: da sinistra, il dottor Maurizio Burattini, il sindaco Simone Pugnaloni, il dottor Salvatore Iuorio

OSIMO – I due nuovi primari del “Ss. Benvenuto e Rocco” di Osimo, il dottor Maurizio Burattini, neo di Medicina, e il dottor Salvatore Iuorio, primario di Anestesia e Rianimazione, si sono presentati stamattina in municipio nel corso di una conferenza stampa.

«Ho trovato ben 14 ambulatori aperti e una Medicina interna che è protagonista a livello marchigiano. Mi occuperò del Centro studio coagulazioni e dell’Oncoematologia», ha detto il dottor Burattini, da anni al lavoro all’ospedale “Carlo Urbani” di Jesi, già in servizio da qualche settimana.

«Svilupperemo progetti per la gestione del dolore post operatorio e cronico, molto deficitaria in Italia, ritorneranno gli specializzandi dall’Università e mi occuperò degli accessi vascolari», ha affermato il dottor Iuorio in arrivo da Torrette, che entrerà in servizio martedì prossimo.

L’ospedale non diventerà un geriatrico ma uno dei quattro presidi dell’Inrca, senza perdere la propria autonomia, anzi, godendo di un potenziamento a partire da oggi. L’ha ribadito la dottoressa Nadia Storti, direttore sanitario dell’Asur, che ha aggiunto: «In questo momento storico l’anziano predomina. A livello regionale, tra l’altro, abbiamo perso cento parti nel reparto di Ostetricia, in un anno, si è passati da una media di tre a 1,4. Non tutti gli ospedali devono fare Cardiochirurgia, serve una chirurgia di medio livello e la cura dell’anziano qui, in loco, anche per evitare i cosiddetti “viaggi della speranza”. Osimo potrà anche “drenare” Torrette a livello di posti letto day hospital».

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La dottoressa Maria Rosa Pallotta, direttrice dell’ospedale di Osimo, ha puntualizzato: «L’ospedale di Osimo ha la funzione di “polmone scambiatore” per non intasare gli altri presidi. Con i nuovi primari andiamo a potenziare la media specialità per essere funzionali al sistema».

Presente anche il direttore di Area Vasta 2 Maurizio Bevilacqua: «Sono i primi due primari dall’inizio del mio mandato che nominiamo e lo facciamo a Osimo, sintomo che qui stiamo investendo molto».

Nel contempo prosegue il cammino di integrazione Inrca-ospedale di Osimo: «La fusione permetterà a entrambi di essere pari dignitari – ha continuato Storti -. La fase di sperimentazione scade a settembre e con il passaggio non si perderanno le maestranze, come stiamo dicendo durante gli incontri sindacali».

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Avevamo cominciato male quando ci eravamo confrontati con l’Asur per il mantenimento del reparto di Maternità che poi ha chiuso – ha detto il sindaco Simone Pugnaloni -. I rapporti sono migliorati con il protocollo tra “Ss. Benvenuto e Rocco” e Inrca, gli ambulatori aperti e i concorsi fatti tanto da portare a noi i due primari. La chiusura della Maternità rientrava in un discorso più ampio e regionale. L’ospedale non chiude, anzi sono previsti anche il potenziamento della Chirurgia e l’ampliamento del pronto soccorso. Stiamo sistemando pure il problema all’Oculistica».

L’assessore alla Sanità Daniele Bernardini: «Non è stato semplice il percorso. Il problema, tutto italiano, è la carenza di medici specialisti, motivo per cui i concorsi vanno deserti. Stiamo già lavorando per far arrivare un altro primario».

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