Osimo

Ospedale di Osimo, l’onorevole Giuliodori (M5s): «Prestazioni dimezzate dal 2015»

I dati forniti dall’Inrca testimoniano una realtà importante, che concentra le richieste di una zona molto popolosa e che funge anche da filtro per l’ospedale di Torrette. Il deputato osimano dice la sua

L'ospedale di Osimo

OSIMO – Nel 2019 l’ospedale di Osimo ha contato oltre 20mila prestazioni al pronto soccorso, per la precisione 21mila e 573. I dati forniti dall’Inrca testimoniano una realtà importante, che concentra le richieste di una zona molto popolosa e che funge anche da filtro per l’ospedale di Torrette. Il deputato osimano del Movimento cinque stelle Paolo Giuliodori afferma: «I numeri parlano chiaro: rispetto al 2015 le prestazioni si sono dimezzate, il 48 per cento in meno. Certificano lo smantellamento della sanità osimana. Il punto è che, come sappiamo, dal 2018 l’ospedale di Osimo è passato alla gestione Inrca, l’istituto per la ricerca e la cura degli anziani, che ha poco a che fare con gli obiettivi e le procedure ospedaliere. La fusione tra Inrca e ospedale di Osimo è stato il colpo di grazia, il definitivo smantellamento della sanità osimana, svuotata delle strutture e del personale, rinnegando il ruolo di primo piano che merita e che ha sempre esercitato, e cosa più importante, dimenticando la funzione cruciale che svolge per un bacino di utenza di circa centomila abitanti. Tutti ad Osimo lo sanno: non ci sono più interi reparti, c’è carenza cronica di personale. Nonostante le ripetute rassicurazioni di Ceriscioli e Pugnaloni, lo smantellamento del nostro ospedale è un dato di fatto, progressivo e inesorabile. Ad aumentare le preoccupazioni per i cittadini del territorio osimano e di tutta la Valmusone si aggiunge il rischio della chiusura dell’ospedale osimano con la costruzione della nuova struttura all’Aspio, anche perché nel piano sanitario regionale approvato di recente non si fa alcun riferimento ai servizi territoriali dì Osimo».

Dice la sua sulla questione anche la neo consigliera comunale M5s, Caterina Donia: «Per fortuna non abbiamo un’emergenza Coronavirus ad Osimo né in provincia di Ancona ma in momenti come questi sarebbe opportuno garantire maggiore sicurezza e tranquillità ai cittadini: ci vuole un piano di prevenzione almeno nei luoghi pubblici. Se dovessero verificarsi casi positivi i nostri presidi ospedalieri sono pronti ed attrezzati a gestirli? Se dovessero presentarsi situazioni di contagio accertato, siamo in grado di affrontarle in sicurezza? La struttura è in grado di proteggere il personale sanitario e la collettività isolando eventuali casi scoperti prima che costituisca un rischio di tipo infettivo? È stato strutturato un percorso di accesso al pronto soccorso riservato a casi sospetti o contagiati? Un eventuale caso di contagio ad Osimo come verrebbe gestito? Questo chiediamo a tutti gli enti preposti. Aspettiamo risposte».

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