Osimo

Osimo, zero tasse sui dehors: l’iniziativa che piace ai commercianti e alla Cna

Buona la decisione dell'amministrazione comunale che arriva con il finire dell'emergenza sanitaria da Covid. Ecco i pareri

OSIMO – Per rivitalizzare il commercio cittadino Osimo ha preso una decisione importante. È stata azzerata la tassa di occupazione per tutto il 2022 per i dehors e per gli ambulanti. Le dimensioni dei dehors rimangono ampliate fino al 30 settembre in attesa del nuovo regolamento che dovrà avere il nulla osta della Soprintendenza, in pratica è stata approvata la deroga temporanea alle dimensioni per il rilancio del centro storico, un incentivo per vedere ricolmo di giovani, adulti ed anziani il salotto cittadino. C’è stata unanimità del Consiglio comunale sulla proposta.

Gli esercenti e la Cna

Tutti i bar del centro sono concordi con la misura dell’amministrazione, sperando che, come l’anno scorso, la buona stagione porti buoni eventi da organizzare per portare gente in centro. Andrea Cantori, segretario della Cna di zona Sud di Ancona, dichiara: «La decisione del comune di Osimo di azzerare il canone unico (ex Tosap) per i dehors, un provvedimento valido fino al 30 settembre, e per gli ambulanti incontra i favori della categoria e il plauso delle associazioni. Un esempio che dovrebbe essere seguito dagli altri comuni. Anche la proroga nei limiti dimensionali è positiva e permette quindi di continuare a lavorare con i dehors già esistenti. Ora naturalmente l’attenzione si sposta al nuovo regolamento dei dehors che sarà adottato dopo la fine di questo periodo straordinario: fino ad ora il Covid ha spinto il legislatore nazionale e i comuni ad adottare misure che sono state utili e fondamentali per il settore della ristorazione, quali appunto gli ampliamenti e l’azzeramento delle occupazioni di suolo pubblico. Al 30 settembre sarà necessario comprendere quale sarà il nuovo scenario normativo per la categoria, in particolare per i dehors continuativi (quelli presenti tutto l’anno)».

L’ordinanza anti alcol e i residenti

La “nuova vita” del commercio a Osimo più che mai è collegata alla movida. Scade oggi, 31 marzo, in concomitanza con il temine dell’emergenza sanitaria, l’ordinanza sindacale che limita l’alcol e l’asporto in centro storico a Osimo. I residenti del centro storico però, reduci dall’esposto presentato in Prefettura, chiedono di mantenere comunque alta l’attenzione a Comune e forze dell’ordine.

«Buona l’iniziativa del Comune per quanto riguarda i dehors e il ritorno alla “normalità” ma ci sono 188 firme sulla denuncia presentata in Prefettura e diventeranno di più se il problema del degrado si ripresenterà. Già lo scorso sabato pomeriggio i soliti noti si accendevano spinelli sotto le abitazioni, timidamente a sondare il terreno per vedere se era fertile ad un ritorno alle vecchie abitudini – scrivono -. La serata è comunque trascorsa come nell’ultimo periodo, tranquilla con i controlli disposti. Certamente si attende l’installazione della copertura video ma i residenti del centro abitato non potranno permettere di rivivere lo stato di ansia da ritorno a casa. Si dovrà fare il necessario per dar seguito alle denunce che potrebbero diventare più mirate. La storia di confondere movida con la delinquenza e le conseguenze della reclusione per il virus deve finire qui. La movida è una cosa e il disturbo alla quiete, lo spaccio, l’abuso di alcol e gli atti vandalici sono altro, come peraltro sono due cose diverse disagio giovanile e vandalismo. Non sono conseguenti, chi ne parla vuole solo sfruttare la cosa e creare caos». La tolleranza zero ha svuotato il centro e l’amministrazione comunale non intende rinnovarla: potrebbe proporre incentivi agli esercenti che vorranno investire in sorveglianza privata.

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