Osimo

Smog e decoro urbano, i temi che “scaldano” a poche settimane dal voto

A Osimo sono diverse le criticità lamentate da residenti e comitati sorti in questi mesi. Tra le questioni più ampiamente dibattute c’è quella dell’inquinamento ma anche diversi problemi legate al centro storico

Osimo Stazione
Osimo Stazione

OSIMO – A Osimo sono diverse le criticità lamentate da residenti e comitati sorti in questi mesi. Tra le questioni più ampiamente dibattute c’è quella dell’inquinamento. Varie le zone “rosse”, San Biagio per il passaggio della provinciale 361, la Settempedana a Passatempo e la statale 16 a Osimo Stazione e l’Aspio.

La Regione ha disposto di vietare la circolazione di alcuni veicoli, tra cui gran parte di quelli commerciali e i trattori stradali pesanti, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 a mezzogiorno e dalle 14.30 alle 18.30, sabato e domenica esclusi, mentre per le attività produttive i divieti riguardano tutta la settimana. «Restiamo in attesa però di conoscere il piano del traffico del Comune di Osimo e l’ordinanza che il municipio deve emanare per rendere effettivi questi divieti – commenta il comitato salute e ambiente di Osimo stazione e Abbadia –. Recepiamo positivamente poi il recente ok alla maxi rotatoria al posto del quadrivio semaforico pur sostenendo che non è un intervento risolutivo contro l’inquinamento da pm10. Servirebbero altri interventi a supporto soprattutto nelle periferie».

È partito intanto il questionario online rivolto ai cittadini osimani per la mobilità sostenibile volto a disegnare dal basso la Osimo del futuro: «Un’iniziativa positiva che però va accompagnata da investimenti concreti – commenta Andrea Cantori della Cna di zona sud -. La nostra speranza è che dopo l’analisi, in base ai risultati, ci siano interventi veri in un settore necessario al benessere della comunità. In particolare la problematica della mobilità deve essere sviluppata in sinergia con la città di Ancona: è indubbio infatti che l’asse viario tra Ancona e Macerata è fortemente trafficato e necessita, da anni, un potenziamento che ancora non si vede. Su questo fronte quindi diventa fondamentale una soluzione concreta per la strada di bordo».

Dall’altra parte della città, i residenti del centro storico domandano maggiore attenzione al decoro urbano tra le altre cose. In particolare il comitato “C’entro” dice: «Bisognerebbe riportare le scuole in centro e la domiciliazione perché ci sono decine di appartamenti sfitti, ripulirlo dalle deiezioni canine e dei piccioni, istituire la ztl anche per evitare la sosta selvaggia data dalla mancanza cronica di parcheggi e l’impossibilità anche solo di fermarsi per scaricare la spesa. La formula vincente è semplice: più turismo, commercio e artigianato, più iniziative culturali a spot. Un’idea poi sarebbe proporre eventi al mercato coperto il giovedì sera».

Festa in autogestione all'ex cinema Concerto organizzata dal comitato che ne richiede l'apertura
Festa in autogestione all’ex cinema Concerto organizzata dal comitato che ne richiede l’apertura

Restando dentro le mura, la giunta ha approvato il progetto esecutivo del restyling dei locali ex banda – cinema Concerto. I frati minori conventuali inizieranno i lavori nei locali ex banda dove trasferiranno la più importante biblioteca francescana del Centro Italia che sarà aperta al pubblico. È previsto anche uno spazio per una mediatica. Nel frattempo il Comune, grazie al contributo della Regione, realizzerà la sala auditorium-proiezioni, uno spazio che potrà contenere al massimo 99 posti ma potrà essere utilizzato tutti i giorni della settimana per le rassegne. Per protestare contro la decisione si è costituito un gruppo spontaneo, “Amici del cinema Concerto”: «Chiedevamo la restituzione della struttura alla cittadinanza come vero cinema, più grande, senza cedere parte dei locali all’Ordine dei frati per portarci il resto. L’operazione è antistorica, perché gli osimani non avranno un cinema ma una microsala da 99 posti, e antieconomica perché di fatto spoglia la città di immobili preziosissimi a un prezzo da far ridere».

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