Osimo

Osimo, il vicequestore Mariella Pangrazi saluta la sua Osimo dopo vent’anni di servizio

Nel primo pomeriggio di oggi (26 gennaio), durante la seduta del Consiglio Comunale, il vicequestore Pangrazi ha preso la parola stilando un bilancio sulla sicurezza a Osimo negli anni del suo servizio

Da destra, il vicequestore Mariella Pangrazi, il sindaco Simone Pugnaloni, la presidente del Consiglio comunale Paola Andreoni e il segretario Giorgio Giorgi
Da destra, il vicequestore Mariella Pangrazi, il sindaco Simone Pugnaloni, la presidente del Consiglio comunale Paola Andreoni e il segretario Giorgio Giorgi
OSIMO – Dopo vent’anni di onorato servizio, ha salutato la sua Osimo il vicequestore Mariella Pangrazi che ha lasciato l’incarico al commissariato di Polizia dopo un’attività intensa per il bene della città. Al suo posto è in arrivo Giuseppe Todaro, attualmente dirigente dell’Ufficio immigrazione della Questura di Rimini, che entrerà a servizio dal primo febbraio.
Pochi minuti fa, alle 15 di oggi, 26 gennaio, a inizio di seduta di Consiglio comunale tuttora in corso la dottoressa Pangrazi ha salutato la città ai microfoni della Sala Gialla accolta dal sindaco Simone Pugnaloni: «In questi vent’anni ho cercato di arginare i fenomeni criminali che hanno avvelenato il territorio, non solo questo Comune ma anche gli otto del comprensorio. Mi sono fatta una promessa, non si poteva migliorare la situazione, si poteva soltanto frenare, assorbire e compensare con le forze a disposizione. Non sono momenti di “vacche grasse” da dieci anni. Mi sono promessa di non farla peggiorare – ha detto -. Non ci troviamo in condizioni peggiori rispetto a vent’anni fa, ad esempio per le rapine, capisco però che la percezione è cambiata, anche per la presenza della tecnologia per cui se una cosa accade lontano sembra sia successa vicina a noi. Il cittadino ha più paura e va rassicurato. Forse sono aumentate le truffe, i reati che giocano sulla buona fede dei cittadini. È cambiata la criminalità ma non è aumentata. Non mi piace parlare di “isola felice”, diciamo che Osimo mantiene un livello base di problematiche. La cosa più importante è la prevenzione: auguro questo al commissariato, migliorare ancora di più il controllo del territorio, servire il cittadino come un principe. Il nuovo vicequestore poi, in contatto con i vertici, mi conferma che non ci pensano proprio a chiudere il commissariato».

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