Osimo

Nuovo attacco dei lupi a Osimo. «La situazione è diventata insostenibile»

A finire nel mirino dei predatori sono state le pecore dell'azienda agricola Santa Paolina farm, a Osimo

Immagine di repertorio

OSIMO – I lupi hanno fatto danni anche a Santa Paolina farm a Osimo. Se n’è accorto stamattina (7 dicembre) il dipendente che ha raggiunto i recinti per dar da mangiare agli animali. «Viva il lupo? Questa è la sorpresa mattutina da noi in fattoria nonostante i cani, il doppio recinto (oltre quattro ettari), le luci accese tutta la notte. Almeno quattro nostri animali ne hanno fatto le spese Non ci troviamo nel selvaggio West o fra le sconfinate praterie di Yellowstone ma a 100 metri da una casa, e a qualche centinaia da centri abitati e strade provinciali, nella nostra fattoria – dice Alberto Maria Alessandrini, proprietario della fattoria e consigliere comunale della Lega -. La situazione è diventata insostenibile, in questa zona ogni giorno spariscono cani, pecore, capre, asini».

La macabra scoperta a Osimo

I lupi a Castelfidardo

La presenza di lupi anche nella vicina Castelfidardo in particolare è balzata più volte alle cronache. Episodi di attacchi ad altri animali e alle imprese agricole che hanno provocato gravi danneggiamenti sul territorio comunale, tra cui quella di Magnaterra. L’Amministrazione comunale ha fatto proprie le segnalazioni interpellando gli enti preposti al fine di concordare un percorso comune che salvaguardi al tempo stesso la specie predatrice e la pubblica incolumità, approntando misure di ristoro, tutela e un sistema di controllo. «Un’emergenza che peraltro – ha detto il sindaco Roberto Ascani – si affianca alla già ben nota criticità creata dai numerosi cinghiali presenti da tempo». All’appello ha risposto Coldiretti Marche attraverso il direttore regionale Alberto Frau, che ha assunto l’impegno di far riaprire in tempi brevi i bandi regionali per finanziare al 100 per cento la costruzione di recinzioni anti-lupo e l’acquisto di cani da guardia. Intervento da associare all’adeguamento delle tabelle di risarcimento in caso di uccisione di pecore (come accaduto a Castelfidardo) e alla messa in campo di un monitoraggio regionale sulla popolazione di lupi oggi più che mai necessario per comprenderne l’entità.

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