Osimo

Osimo, taglio del nastro per il Punto Baratto che rinasce a nuova vita

Un luogo dove praticare l'economia solidale, dove trovare incontro e scambio. Il punto da anni aiuta anche chi ha bisogno. Ecco dov'è la nuova sede

L'inaugurazione
L'inaugurazione

OSIMO – Ad Osimo c’è un luogo fisico dove praticare l’economia solidale. È il Punto Baratto che da anni ormai aiuta anche chi ha bisogno. In tempo di Covid poi l’aiuto dato ha avuto di certo rilievo maggiore. Ieri, 10 maggio, c’è stata l’inaugurazione dei nuovi locali al civico 94 di via Ungheria alla presenza di sindaco e Giunta.

Il Punto baratto

Il vicesindaco Paola Andreoni e l’assessore alle Attività produttive Michela Glorio commentano così il posto e la giornata di festa: «Un luogo fisico dove praticare l’economia solidale, come definito da una delle socie, un luogo dove gli oggetti trovano una seconda vita ma anche un luogo di socialità e di incontro. Ringrazio tutte le socie per l’invito a partecipare all’inaugurazione di ieri e un grosso in bocca al lupo per proseguire l’attività nello spirito della solidarietà e circolarità. Continua così l’opera dei volontari che su idea del compianto Roberto Mosca, imprenditore illuminato, hanno dato vita ad un modello economia circolare dove un prodotto ha una durata più lunga, non si estingue dopo il primo uso ma viene reintrodotto attraverso lo scambio e il riuso. L’amministrazione comunale sostiene questa lodevole realtà».

«Ringraziamo l’Amministrazione comunale e la generosità del signor Fioralisi, ringraziamo tutti quelli che si sono interessati alla nostra causa, ringraziamo noi volontarie e volontari – dicono dal Punto -. La nuova sede è spaziosa e luminosa». C’è una grande storia dietro al “Baratto” che nell’ultimo periodo è dovuto restate anche senza casa: «Siamo un centinaio di nuclei familiari associati, dieci volontari con aperture quasi quotidiane. Ci occupiamo di nuclei familiari in difficoltà, ancora di più dall’inizio della pandemia. Il “Baratto” è luogo di incontro, di scambio e di solidarietà. Dal sostegno ai centri terremotati all’invio di aiuti ai profughi della rotta balcanica. Il “Baratto” è tutto questo e molto altro ancora, difficile da spiegare con le parole. Adesso siamo felici, siamo riusciti a trovare casa dopo lo “sfratto” dai vecchi locali durato settimane e le difficoltà riscontrate in zona rossa».

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