Osimo

Osimo, strade dissestate: al via i lavori

Il sindaco ha anche inviato alla Prefettura la richiesta di un summit urgente assieme a Regione e Anas, proprietaria e gestore della 361 Septempedana, per i lavori su quella strada gravata da una frana

La fila all'Aspio
La fila all'Aspio

OSIMO – Monta la polemica degli osimani sullo stato in cui versano alcune strade del territorio. «Siamo consapevoli che molte strade osimane hanno bisogno di manutenzione straordinaria ed è per questo che nel bilancio di previsione per il 2023 sono inseriti oltre due milioni di euro di investimenti per rifare gli asfalti – dice il sindaco Simone Pugnaloni -. Alcuni dovevano partire già a fine 2022, penso ad esempio alle quattro rotatorie (Tre Archi, Crocifisso, Borgo e Campocavallo lato Cerretano) ma il maltempo e il freddo non lo hanno permesso. Per la buona riuscita del cantiere bisogna almeno avere una temperatura sopra gli 8-10 gradi. Inoltre le piogge dello scorso fine settimana hanno acuito alcune situazioni, rendendole particolarmente critiche. La priorità è ripristinare la viabilità in via Ancona, con il senso unico alternato imposto dal cedimento della scarpata».

La lettera per via Ancona

Il sindaco infatti ha inviato alla Prefettura la richiesta di un summit urgente assieme a Regione e Anas, proprietaria e gestore della 361 Septempedana. «I costi per mettere in sicurezza la strada che da San Biagio scende all’Aspio sarebbero di circa 450mila euro e l’intervento appare complesso. Non possiamo permetterci di restare per troppe settimane in questa situazione, quindi la riunione in Prefettura è necessaria per far comprendere l’emergenza attuale sull’asse Osimo-Ancona e la necessità di accelerare i tempi e trovare soluzioni viarie alternative compatibili e condivise – continua -. Altre emergenze sono per le buche che il maltempo degli ultimi giorni ha peggiorato in alcune strade, con particolare attenzione a quelle di San Biagio che, con via Ancona che crea disagi e lunghe code, diventano strategiche. In via San Biagio, dove i cittadini avevano segnalato alla polizia locale danneggiamenti per buche troppo grandi e profonde, siamo appena intervenuti per una prima messa in sicurezza, poi si interverrà asfaltando la carreggiata nel tratto più rovinato. L’asfalto definitivo su tutta via San Biagio sarà fatto infine da Astea una volta terminato l’intervento ai sottoservizi di via Flaminia I, che slitterà a primavera. Dalla prossima settimana invece, salvo ulteriori imprevisti dovuti alla pioggia, partirà il cantiere per rifare alcuni tratti di via Colle San Biagio che non erano ancora stati ripristinati».

La parola a Giacchetti delle Liste civiche

Polemica Gilberta Giacchetti delle Liste civiche: «Il maltempo di questi giorni ha messo in evidenza quanto sia carente la manutenzione del suolo pubblico. Per quanto spesso la violenza della natura possa essere difficile da contrastare, una buona Amministrazione deve essere in grado di programmare e prevenire gli enormi disagi, che una corretta, programmata e continua manutenzione possono prevenire. Non mi riferisco solo all’ultimo problema sorto ad Osimo lungo via D’Ancona della scarpata che sta cedendo, della difficoltà per la viabilità, ma alle numerose strade con buche e asfalto ormai assente sia su strade periferiche, ma anche ad Osimo centro. E’ evidente che non c’è stata in tanti anni una programmazione per la manutenzione del suolo pubblico, delle strade, ma interventi a macchia di leopardo, con strade asfaltate a tratti. Non c’è stata una programmazione con gli enti con cui il Comune di Osimo avrebbe dovuto collaborare, quali Anas, Provincia, Regione (rifiutando anche finanziamenti come gli otto milioni per la strada di bordo a sud). Gli asfalti ad esempio sono stati realizzati per il percorso del giro d’Italia e non tanto in base alle reali necessità. Da ultimo, non per meno importanza, nei viali del cimitero Maggiore ci sono così tante buche, che le persone, spesso anziane, che si recano alla tomba dei propri cari hanno difficoltà a camminare e un luogo del genere abbisogna di cura, di manutenzione particolare, che purtroppo anche lì non c’è».

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