Osimo

Osimo, il sindaco scrive alla nuova direttrice dell’Inrca: «La invito a far visita al “nostro” ospedale»

Diversi gli obiettivi e le richieste domandati a beneficio della sanità osimana dal primo cittadino. Ecco quali sono nel dettaglio

L'ospedale di Osimo
L'ospedale di Osimo

OSIMO – Il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni ha invitato la neo direttrice dell’Inrca Maria Capalbo a far visita all’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco. «L’Inrca ha rappresentato e continua a rappresentare per la mia Amministrazione uno dei principali impegni in materia sanitaria per la mia comunità. In questi anni, siglato il protocollo con la Regione che ha sancito il passaggio del Ss. Benvenuto e Rocco da Asur a Inrca, tanti sono stati gli obiettivi raggiunti come ad esempio la nomina di nuovi primari, il rafforzamento delle maestranze e l’attivazione di nuovi servizi – le ha scritto in una lettera -. Il mio impegno a collaborare con la vostra struttura è rappresentarvi la voce dei miei concittadini e poter costruire assieme politiche sanitarie che possano migliorare la qualità dei servizi resi alla comunità osimana. Per tale ragione spesso mi sono ritrovato a riunirmi con il vertice Inrca per avere delucidazioni su investimenti previsti o da prevedere, focus sulle necessità assunzionali e nuove progettualità da poter eventualmente sostenere anche come Comune». Ha rivolto un appello affinché possano essere conclusi l’ampliamento del pronto soccorso, la fornitura di strumentazione medica all’avanguardia e l’assunzione di nuovi medici e infermieri.

Gli obiettivi

«Due obiettivi sono poi garantire il proseguimento dei lavori all’ospedale di rete a Camerano e studiare una nuova funzionalità di quello cittadino: Il nostro ospedale poterebbe diventare sia la sede ideale del poliambulatorio sia ospitare la Casa della salute gestita dai medici di famiglia».

La polemica di Giacchetti

Gilberta Giacchetti delle Liste civiche polemizza: «Il problema dei servizi sanitari o meglio dei servizi socio-sanitari quali ospedale, attività ambulatoriale dei medici di medicina generale, di medicina specialistica, riabilitativa, centro salute mentale, dell’assistenza domiciliare alle persone non autosufficienti è così di estrema importanza e basilare per i cittadini, che lettere spot come abbiamo visto in questo periodo (Pugnaloni scrive ad Acquaroli, Pugnaloni scrive alla Capalbo) indicano che i nodi sono arrivati al pettine. Questa Amministrazione non ha mai fatto nulla di concreto per mantenere i servizi in Osimo (vedi Ostetricia e Ginecologia, chiusa nel 2016, l’ospedale che traslocherà all’interno dell’Inrca di Ancona nel nuovo ospedale all’Aspio) nonostante le vantate amicizie con la precedente Giunta Regionale ma il problema centrale per chi amministra una città è uno solo: non si tratta di colore politico quando c’è di mezzo la salute, quando ci sono in ballo servizi sanitari basilari per i cittadini, si tratta di avere rapporti costanti con le istituzioni di riferimento (Regione, Governo) e con i cittadini (che esprimono le vere esigenze) e di conseguenza lottare per mantenere o ottenere quei servizi sanitari di cui ha diritto una città come Osimo e la Valmusone tutta».

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