Osimo

Osimo, si è insediato il neo vice questore aggiunto Samuele Rossi

Prende il posto del dirigente Stefano Bortone, che, dopo poco più di due anni di permanenza nella città dei “senza testa”, svolgerà il nuovo incarico di dirigente del Commissariato di Sulmona, in Abruzzo

Il vice questore aggiunto Samuele Rossi
Il vice questore aggiunto Samuele Rossi

OSIMO – Si è insediato nella giornata di ieri (5 settembre) il nuovo dirigente del commissariato di pubblica sicurezza di Osimo, il vice questore aggiunto della Polizia di Stato Samuele Rossi, originario di Busto Arsizio, in provincia di Varese. Prende il posto del dirigente Stefano Bortone. Dopo poco più di due anni di permanenza nella città dei “senza testa”, infatti, il funzionario di Polizia svolgerà il nuovo incarico di dirigente del Commissariato di Sulmona, in Abruzzo.

Classe 1982, laureato in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Pavia, è stato assegnato nel gennaio 2012, al termine del corso di formazione, alla Questura di Alessandria, dove con il grado di Commissario Capo ha diretto l’Ufficio Immigrazione e successivamente l’Ufficio Prevenzione generale e Soccorso pubblico. Nell’agosto 2014 è stato trasferito agli Uffici ministeriali della Direzione centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, per continuare quindi fino a fine 2018, l’esperienza operativa nel settore dei rimpatri presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Milano. Dopo un ulteriore incarico al Commissariato Sezionale Centro, il funzionario ha avuto l’opportunità di dirigere, per il triennio successivo, la Squadra Mobile della Questura di Mantova, ampliando così ulteriormente il suo bagaglio professionale che, con entusiasmo ed energia, è pronto a mettere a disposizione della cittadinanza Osimana, all’insegna della piena collaborazione inter istituzionale per un ulteriore rafforzamento di quanto già fin ora attuato per la sicurezza di tutti. Il Questore di Ancona, assieme a tutti i colleghi della Questura, dice: «I migliori auguri per un proficuo lavoro al servizio dei cittadini per migliorare la qualità della convivenza civile».

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