Osimo

Osimo, sacerdote sventa una frode informatica

Gli aveva chiesto in anticipo alcune migliaia di euro da depositare su una carta di credito a fronte delle spese legali per un lascito ma il parroco ha fiutato la truffa. I poliziotti hanno denunciato un molisano. Denunciata anche un'osimana per furto di cosmetici

La Polizia ha denunciato due persone per le truffe online
La Polizia ha denunciato due persone per le truffe online

OSIMO – Aveva preso di mira un sacerdote osimano, voleva truffarlo, come aveva fatto già in precedenza con altri. Un giorno, non molto tempo fa, l’ha contattato al telefono spiegandogli che doveva perfezionare un cospicuo lascito alla parrocchia da parte della madre defunta. Per questo chiedeva in anticipo alcune migliaia di euro da depositare su una carta di credito, a fronte delle spese legali. Il parroco ha fiutato subito la truffa e si è rivolto alla polizia che gli ha suggerito di non inviare alcun compenso.

Gli agenti del commissariato di polizia di Osimo, seguendo le tracce delle comunicazioni virtuali inviate al sacerdote, sono riusciti a individuare il responsabile della truffa, già conosciuto dalle forze dell’ordine per aver commesso reati analoghi ai danni di parrocchie e varie comunità religiose. Gli agenti hanno denunciato C.P., molisano di 55 anni, per tentativo di frode informatica. Nel corso delle indagini gli investigatori, seguendo anche i contatti ip del computer con cui il truffatore si era collegato, hanno potuto individuare la postazione del pc che risultava installato in una struttura ricettiva in Romagna e risalire a lui.

Task force anche contro i furti. Ieri, 4 novembre, i poliziotti hanno denunciato P.M., 54enne di Passatempo di Osimo, per furto aggravato. Gli stessi hanno sorpreso la donna che uscita da un centro commerciale cittadino aveva sottratto alcuni prodotti cosmetici nascondendoli nella propria borsa. Alla vista degli agenti ha tentato di disfarsi dei prodotti gettandoli  sotto le auto in sosta nel piazzale del supermercato. La donna, incensurata, è stata fotosegnalata al commissariato di Osimo e denunciata.

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