Osimo

Osimo, al via il progetto di riqualificazione della discarica

Assieme al Gruppo Astea, il Comune ha deciso di portare avanti l'idea che coinvolge il sito chiuso da tanti anni

Da sinistra l'assessore all'Ambiente Michela Glorio, il sindaco Simone Pugnaloni e l'ad Astea Fabio Marchetti
Da sinistra l'assessore all'Ambiente Michela Glorio, il sindaco Simone Pugnaloni e l'ad Astea Fabio Marchetti

OSIMO – L’assessorato all’Ambiente del Comune di Osimo, di concerto con il gruppo Astea spa e con il supporto tecnico dell’associazione “La Confluenza” e dell’associazione Consorzio Apistico di Macerata, ha deciso di avviare un progetto di riqualificazione della discarica di via Striscioni, chiusa da fine anni Novanta.

L’area della ex discarica sta giungendo al termine del suo ciclo di vita, sono passati quasi 30 anni dalla fine della sua attività e il Gruppo Astea, negli anni, si è occupato della gestione post-operativa.

«Il progetto di riqualificazione ha previsto, nelle scorse settimane, la preparazione del terreno e la semina di specie erbacee come Erba Medica e Sulla, essenze tipiche del nostro eco-sistema rurale, in una superficie di un ettaro e 100 metri di terreno, per lo più pianeggiante. Da adesso è prevista la corretta manutenzione per garantire il ripristino del manto verde e la fioritura, fonte di nettare e polline fondamentali per la vita delle api e degli altri insetti impollinatori. Si tratta di un progetto sperimentale che mira a valorizzare un luogo che nell’immaginario comune è visto come un problema ma che vogliamo trasformare in risorsa, attraverso la promozione della biodiversità e la creazione di oasi fiorite per le api e altri insetti impollinatori», spiega l’assessore all’Ambiente Michela Glorio.

Poi la stessa aggiunge: «Questo progetto ha visto la partecipazione di numerosi interlocutori, innanzitutto l’associazione La Confluenza che, sulla scia degli interventi fatti negli anni a favore delle api e degli insetti impollinatori, ha costituito, assieme al consorzio apistico di Macerata, un valido supporto tecnico nell’ideazione e implementazione del progetto». L’Astea come ente gestore dell’area si è fatta promotore di un modello di sviluppo sostenibile con ricadute ambientali e sociali, positive per la salvaguardia dell’ambiente, e la ditta Michele Pirani ha eseguito i lavori con professionalità e scrupolosità. L’amministratore delegato Fabio Marchetti ricorda che il progetto rientra nelle politiche di sostenibilità adottate dal gruppo e sia in linea con le soluzioni di green economy ed economica circolare che l’azienda persegue con convinzione.

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