Osimo

Osimo, mesi per il rilascio di carte d’identità: scatta la protesta

Complice la pandemia che ha reso difficoltoso il lavoro in municipio, l’amministrazione comunale sta mettendo a regime il sistema di digitalizzazione

Il Comune di Osimo
Il Comune di Osimo

OSIMO – Per rinnovare la carta d’identità a Osimo tocca aspettare almeno fino alla fine di agosto. Un lasso di tempo molto lungo per un semplice documento anagrafico. Complice la pandemia che ha reso difficoltoso il lavoro in municipio. L’amministrazione comunale si sta impegnando per mettere a regime il sistema di digitalizzazione e per potenziare l’organico ma i tempi di attesi si sono allungati. L’ufficio protocollo intanto è stato reso autonomo dall’Anagrafe ed è stata allestita una terza postazione per le carte d’identità.

Il consigliere della Lega Alberto Maria Alessandrini ha depositato un’interrogazione che sarà discussa durante il prossimo Consiglio comunale: «Vogliamo sapere che fine ha fatto la convenzione con i tabaccai e gli edicolanti per l’esternalizzazione dei servizi di stampa dei certificati di nascita, morte, residenza e stato di famiglia. Ciclicamente viene annunciata l’iniziativa senza mai arrivare a conclusione. Oggi, con la situazione Covid e tutte le difficoltà connesse all’accesso negli uffici comunali, diventa sempre più importante fornire soluzioni alternative ed efficaci». Anche questa trattativa si sarebbe infatti allungata.

Michela Staffolani, portavoce di Fratelli d’Italia Osimo, afferma: «Quattro-cinque mesi per una carta d’identità, dieci carte d’identità fatte in un giorno con una postazione in più, il pc per le carte di identità deve arrivare da Roma, impiegati in quarantena, messa in concorrenza tra i tabaccai per chi farà la tariffa più bassa. Questa amministrazione, come il resto del mondo, combatte il Covid da un anno; ma un conto è provare a combattere la pandemia, anche a livello amministrativo, un altro è subirla totalmente. Il sindaco continua ad elencare problemi che tutti conosciamo, lui e la sua giunta sono pagati per risolverli e non per elencarli. In merito alla stampa dei certificati dai tabaccai e nelle edicole convenzionate appoggiamo totalmente l’interrogazione presentata dalla Lega. Proponiamo che la stampa abbia un prezzo equo, come tutti i servizi che vengono erogati dai tabaccai, di cui una parte pagata dall’utente, e l’altra pagata dall’amministrazione, visto che serve anche ad alleggerire il lavoro dell’ufficio anagrafe».

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