OSIMO – Sono circa 90 le domande per il reddito di inclusione pervenute dallo scorso 1° dicembre all’Ambito Territoriale 13, che oltre ad Osimo (capofila) comprende i comuni di Camerano, Castelfidardo, Loreto, Numana, Offagna e Sirolo. Un numero destinato a crescere nei prossimi giorni con il rinnovo del modello Isee 2018, l’indicatore che misura la situazione economio-patrimoniale del proprio nucleo familiare.
Finora infatti le domande prendevano in considerazione le dichiarazioni del 2017 che scadono proprio oggi e dovranno essere aggiornate con i nuovi parametri del 2018, in base ai quali verranno presi in considerazione i redditi del 2016 e la situazione del patrimonio mobiliare e immobiliare al 31 dicembre del 2017.
È probabile che molte persone già beneficiarie di precedenti misure come il SIA (il sostegno all’inclusione attiva) abbiamo deciso di portare a scadenza il vecchio beneficio per poi passare alla nuova misura nel 2018. Ad Osimo sono circa 20 i soggetti che usufruiscono del Sostegno all’Inclusione Attiva, che dal 2018 verrà definitivamente sostituito dal Rei, la nuova misura di sostegno alle famiglie con redditi sotto la soglia di povertà.
Cos’è il REI
Il Reddito d’Inclusione prende il posto del Sia, dell’Asdi (Assegno di disoccupazione) e della Social Card (destinata a minori di 3 anni e over 65), e prevede un assegno che varia da un minimo 187 euro ad un massimo di 485 euro al mese per le famiglie più numerose.
Può essere richiesto dalle famiglie con donne in gravidanza, con figli minori o inabili e dai disoccupati con più di 55 anni. Possono beneficiarne anche i cittadini extracomunitari con permesso di lungo soggiorno ma è necessario risiedere in via continuativa in Italia da almeno 2 anni al momento di presentazione della domanda.
Le altre misure
Non c’è soltanto il Rei. Sono tante le domande che potranno essere rinnovate fin da oggi con il nuovo Isee del 2018: dal bonus bebè (80 euro a figlio per i primi 3 anni) al bonus per 3 figli minorenni, dal bonus gas e luce alle riduzioni per le rette degli asili nido e per le tasse universitarie.
Una vasta gamma di contributi e agevolazioni che potranno essere richiesti nel corso dell’anno solo dopo aver aggiornato al 2018 il proprio indicatore economico-patrimoniale.
