Osimo

Osimo, c’è il progetto per il recupero della chiesa della Misericordia

Il piano è stato presentato non appena l'Ufficio ricostruzione ha confermato l’arrivo di 750mila euro per il restauro dell'antico edificio di culto

La chiesa della Misericordia di Osimo vista dal radar
La chiesa della Misericordia di Osimo vista dal radar

OSIMO – L’Ufficio ricostruzione ha confermato l’arrivo di 750mila euro per il restauro della chiesa antica della Misericordia di Osimo. Per l’edificio di culto è in corso uno studio tecnico avviato dalla Diocesi per cui erano state approvate mozioni in consiglio comunale, fondi a bilancio disposti dalla giunta Pugnaloni e mobilitazioni. Il progetto di restauro è stato presentato proprio oggi (13 gennaio). Situata all’incrocio tra le vie Ungheria e Marcelletta, risale al 1663 su disegno dell’osimano Andrea Sinibaldi. E’ stata costruita nel luogo in cui venivano giustiziati i condannati a morte e proprio per il fatto di essere l’ultima occasione di pentimento per i rei, l’immagine mariana della chiesa assunse il nome di Santa Maria della Misericordia.

I lavori nella chiesa della Misericordia di Osimo

La chiesa è chiusa e inaccessibile per problemi di sicurezza, soprattutto in seguito al terremoto del 2016, a seguito del quale il perimetro è stato transennato. I piccioni poi hanno insediato l’edificio dal tetto, rendendo ancora più urgente un intervento a ripristino della sicurezza e della conservazione di un bene tanto caro alla comunità osimana, per cui la stessa si è spesa chiedendo più volte interventi. Presenti ieri assieme al parroco padre Lorenzo, don Luca Bottegoni, responsabile dei Beni culturali dell’Arcidiocesi, il geometra Stefano Simoncini, responsabile del progetto tecnico, l’ingegner Andrea Catena per quello strutturale, il geometra Paolo Giorgi per la sicurezza e l’ex consigliera comunale Argentina Severini. Già effettuata la pulizia dal guano, restano fuori il ripristino dell’organo e dell’altare crollato, tra tutti, oltre alla questione del campanile occupato dai residenti.

L’interno della chiesa

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