Osimo

Dal Brasile a Osimo, il progetto “Queimadas” torna in città

Domenica 10 novembre al teatrino Campana si terrà un'iniziativa di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sull'importanza degli interventi missionari. Sul palco la testimonianza di Don Carlo Gabbanelli sacerdote fino al 1980 nella città brasiliana

OSIMO – Sarà un evento all’insegna della piena solidarietà. Domenica 10 novembre alle 17.30 al teatrino Campana di Osimo si terrà un’iniziativa di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’importanza degli interventi missionari, in particolare del progetto “Queimadas” in Brasile.

Il progetto, ormai attivo da circa 50 anni, si è sviluppato e ha ampliato la sua sfera di interventi da quella economica lavorativa a quella educativa e dell’istruzione. Grazie alla collaborazione di enti istituzionali e ai generosi contributi, sia economici che professionali, ha ottenuto risultati lusinghieri per il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini di Queimadas. In questi anni di viaggi di missionari a Queimadas ci sono stati anche diversi volontari laici in partenza che hanno collaborato con il loro entusiasmo e le loro specifiche professionalità ad arricchire l’esperienza di quei valori universali presenti nella solidarietà tra popoli.

Don Carlo Gabbanelli, attuale presidente dell’associazione, è stato sacerdote della Diocesi di Ancona-Osimo a Queimadas in Brasile fino al 1980. Rientrato in patria, ha iniziato a sostenere gli abitanti della sua ex parrocchia con il sostegno a distanza dei bambini particolarmente bisognosi della periferia della cittadina costituendo l’associazione che opera in diversi settori.

Dall’educazione di adolescenti nel “Centro educational lantier” al sostegno a distanza con distribuzione di pacchi viveri ai bambini in situazioni familiari difficili, dalla costruzione di molte scuole e chiese al villaggio Marche-Italia dove si insegnano mestieri come muratore, elettricista, falegname, laboratorio di taglio e cucito e laboratorio per apprendiste parrucchiere, fino alla costruzione di case di farina meccanizzate per aumentare la produzione di mandioca, alimento base della popolazione. Il progetto provvede anche a garantire sostegno alla comunità dei “Sem terra” (senza terra). Domenica 10 novembre, il maestro Marco Santini sarà al violino e la serata sarà presentata da Maurizio Socci e Lucia Santini.

 

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