Osimo

Osimo, l’associazione per la prevenzione dell’obesità infantile “Ciboliberatutti” si presenta alla città

A fornire dati e finalità dell'associazione è la dottoressa Rosalba Franco, presidente e medico chirurgo specialista in Scienze dell’alimentazione, da anni impegnata in studio e cura dell’obesità infantile e non, dal punto di vista clinico e sociale

OSIMO – Si presenta oggi, sabato 4 settembre, a Osimo l’Associazione italiana per la prevenzione dell’obesità infantile “Ciboliberatutti”, di recente costituzione. Lo fa nella sala Vivarini del palazzo comunale. L’associazione ha sede ad Osimo, in vicolo Centonari. “Ciboliberatutti” nasce da un’idea comune. Lo spiega la dottoressa Rosalba Franco, presidente dell’associazione e medico chirurgo specialista in Scienze dell’Alimentazione, da anni impegnata nello studio e nella cura dell’obesità infantile e non, sia dal punto di vista clinico che sociale. Suo il quadro della situazione obesità.

Qual è la situazione obesità nella nostra Regione?

«L’Italia è tra i Paesi europei con i valori più elevati per eccesso ponderale. C’è una percentuale del 21 per cento di bambini in sovrappeso, quelli obesi sono il dieci per cento e i gravemente obesi 2,5. Nonostante l’Italia sia il Paese della dieta mediterranea è da maglia nera. C’è un sistema di sorveglianza che si caratterizza come un controllo nella Sanità pubblica (a campione tramite indagine) sullo stile di vita e sui fattori di rischio che sono connessi all’insorgenza di malattie croniche non trasmissibili. Gli ultimi dati sono del 2016: nelle Marche c’è una quota rilevante, il 42 per cento circa degli adulti tra i 18-70 anni, che presenta un eccesso di peso, e tra i bambini di otto-nove anni il 22 per cento è in sovrappeso, l’otto è obeso e il tre per cento è gravemente obeso. Un grande disagio molto sottovalutato. I bambini maschi sono di più».

A che cosa potrebbe essere dovuto?

«Viviamo in un mondo in evoluzione anche a livello di prodotti sofisticati, la figura genitoriale non è presente come vorrebbe perché è fuori casa per lavoro. C’è attenzione minore a livello alimentare da parte dei nonni anche».

Quali sono le nuove sfide in questo campo e cosa si propone di fare l’associazione?

«Un bambino obeso a sei anni ha il 50 per cento di probabilità in più di essere obeso da adulto e si ammala delle stesse patologie dell’adulto obeso. Abbiamo voluto fortemente dar vita a questa associazione perché esiste un’incongruenza notevole tra l’incremento del fenomeno e il fatto appunto, come dicevo, che il nostro è il Paese della dieta mediterranea. Le nuove sfide sulla prevenzione della salute, in particolar modo per quella dei più piccoli, devono passare per la multidisciplinarietà, per quelle alleanze trasversali che si instaurano tra tutti gli attori della filiera, e per la programmazione efficace. I bambini nella loro crescita ricevono input di qualsiasi genere e, se coinvolti, diventano essi stessi protagonisti di iniziative a tutto campo (musica, arte, spettacolo, cucina, sport). Allora il cibo diventerà per loro nutrimento non soltanto del corpo ma anche della mente, avviandoli ad un percorso di salute inteso come raggiungimento del benessere psicofisico. L’approccio al cibo deve essere connesso con la salute. L’obesità è una malattia ma fortunatamente curabile anche se multifattoriale. Il cibo è emozione, è uno dei più grandi agenti di stress e lo stress porta malattie. Noi ci siamo inseriti in questo ambito volendo avere un percorso di ascolto e consapevolezza. Cibo è nutrimento di mente e corpo, siamo quello che mangiamo».

La dottoressa Rosalba Franco

Una visione condivisa da tutti i soci fondatori di “Ciboliberatutti”, una squadra di professionisti di ordine sanitario e non. L’associazione non ha scopo di lucro o valenza terapeutica. La programmazione della sua attività si basa esclusivamente sull’informativa e il supporto volontario dei suoi soci per la tutela della salute delle famiglie e dei bambini, sensibilizzandoli all’approccio di una sana e corretta alimentazione, che è alla base di una crescita consapevole per la salute di tutti. Promuove in multidisciplinarietà attività e eventi finalizzati alla prevenzione dell’obesità, in particolare quella infantile, ispirati esclusivamente ai principi dettati dalle regole dell’Organizzazione mondiale della sanità e del Wcrf (World cancer research fund) al fine di condividere il cibo come arte, musica, salute, cultura e spettacolo. Coinvolgendo enti, aziende, università, istituti italiani ed esteri, pubbliche amministrazioni ed HoReCa, “Ciboliberatutti” auspica in concerto l’attenzione al disagio con la partecipazione di tutti.

L’incontro di oggi è finalizzato all’illustrazione del primo evento di “Ciboliberatutti” che si terrà stasera alle 21 al teatro La Nuova fenice di Osimo dove sarà presentato il libro “Sotto il segno della bilancia” di Vittorio Graziosi e Fabio De Nunzio.

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