Osimo

Osimo, polemiche sulla nuova opera al tiramisù

Il consigliere delle Liste civiche Stefano Simoncini ed ex sindaco presenterà un’interrogazione per vederci chiaro su vari aspetti, dal costo all'assegnazione

Moneyless al tiramisù di Osimo
Moneyless al tiramisù di Osimo

OSIMO – Il Comune di Osimo, tramite PopUp studio, ha organizzato la performance pittorica dell’artista internazionale Teo Pirisi, in arte Moneyless, sulle pareti in cemento armato dell’impianto di risalita che conduce ad Osimo centro. Il consigliere delle Liste civiche Stefano Simoncini ed ex sindaco presenterà un’interrogazione per vederci chiaro su un fatto: «Oltre a chiedermi ma quanto ci costa mi domando: un concorso d’idee tra artisti osimani no? Magari giovani graffitari o iscritti alle scuole d’arte – dice -. Questa amministrazione in sette anni non ha organizzato neanche una mostra di un artista osimano né una collettiva o un evento. Noi abbiamo fatto lavorare molti artisti osimani: da Franco Torcianti a Luciano Dionisi, da Baldì Pierpaoli a Romolo Augusto Schiavoni fino a tantissimi altri pittori e scultori osimani che hanno fatto mostre artistiche».

La risposta del gruppo consiliare del Pd

la risposta del Pd alla maggioranza non è tardata ad arrivare. «Polemizzano sulla street art a Osimo al grido di “prima gli artisti osimani”. I sovranisti locali puntano il dito contro l’arte internazionale: Banksy, Haring, Twoone e da ultimo Moneyless sono colpevoli di non essere “senza testa”. Peccato, noi continuiamo a pensare che l’arte e la cultura non abbiano confini e servano semmai proprio ad abbattere gli steccati, mentali in primis. La mostra di Banksy nel 2019 è stata un enorme successo di pubblico; l’opera d’arte urbana del giapponese Twoone al mercato coperto è diventata anche motivo di lezioni di educazioni artistica in lingua inglese. Adesso un’altra opera realizzata al maxipark dall’artista milanese Moneyless (tra i più importanti esponenti della corrente astratta dell’arte urbana) arricchirà il patrimonio artistico urbano e coinvolgerà le scuole primarie cittadine. Rimaniamo quindi sconcertati che street artist di esperienza e fama internazionale vengano messi in mezzo in una “polemica da condominio” e declassati a “graffittari” quando hanno anche contribuito, con le loro realizzazioni, a far conoscere la nostra città, oltre ad abbellire i luoghi che appartengono alla nostra comunità. Al disco rotto del “quanto mi costa?” delle Liste civiche ricordiamo che l’iniziativa del PopUp festival è stata selezionata tramite un progetto che è stato premiato e interamente finanziato con fondi della Regione Marche. I contributi della Regione vanno bene solo quando le iniziative sono vicine alle Liste civiche? Inoltre il costo di tutto il festival è stato un quinto di quanto fu speso dalle amministrazioni Civiche per la sola opera d’arte della Gironda, posta nell’omonima rotatoria».

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