Osimo

Osimo, polemiche sull’oasi naturalistica. Il comitato scrive al sindaco

Il comitato “Amici della pista ciclabile” contesta le modalità di creazione della "piccola Abbadia di Fiastra" a Campocavallo, così come l'ha battezzata il primo cittadino Pugnaloni

Il lago dopo la prima parte dei lavori
Il lago dopo la prima parte dei lavori

OSIMO – Se da una parte prende sempre più forma la “piccola Abbadia di Fiastra” di Osimo a Campocavallo, così come l’ha ribattezzata il sindaco Simone Pugnaloni, con i lavori di restyling già iniziati al lago di pesca sportiva, dall’altra il comitato “Amici della pista ciclabile” ha scritto una lettera al Comune.

«Sentiamo la necessità di evidenziare un’accozzaglia di idee e mancanza di programmazione del futuro, con la richiesta, come più volte da noi ribadito, di un’analisi delle acque che va eseguita come primo step prima di intraprendere qualsiasi decisione per un possibile progetto di valorizzazione del laghetto perché soltanto dal loro esito possono scaturire indicazioni precise sul da farsi», dice il portavoce Palmiro Possanzini.

L’idea dell’oasi naturalistica deve essere rivista secondo il comitato: «Deve essere riletta studiando preventivamente e in modo intelligente i lavori da eseguire, prendendo spunto dalle idee di tutti e non solo di alcuni, così da risolvere le problematiche che affliggono questo lago di cava da troppo tempo. L’oasi naturalistica è per definizione una zona isolata con una fruizione limitata e che ha come scopo principale la protezione di un particolare habitat, per questo non riusciamo a comprendere come questa nobile causa possa coesistere ed essere compatibile con pesca sportiva, scuola di pesca, bar, noleggio biciclette e-bike e altre. Sentiamo di esprimere i nostri dubbi anche sull’attività di pesca sportiva, impraticabile con le condizioni attuali del lago. La mancanza di manutenzione negli anni in cui il lago è stato abbandonato (ben otto) ha avuto effetti notevoli sulle condizioni attuali».

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