Osimo

Osimo, partiti gli accertamenti della Tari. Ma è polemica

A puntare il dito il portavoce di Fratelli d’Italia Maria Grazia Mariani che chiede alle associazioni di coinvolgere il Garante del contribuente. Il Gruppo Astea risponde. Ecco cosa dice

OSIMO – Sono partiti anche a Osimo gli avvisi di accertamento della Tari, non senza polemiche. A puntare il dito il portavoce di Fratelli d’Italia Maria Grazia Mariani che chiede di coinvolgere il Garante del contribuente. «Se le superfici imponibili dichiarate non corrispondono a quelle risultanti dagli atti catastali, il Comune di Osimo, anziché instaurare i dovuti controlli sul posto e un contraddittorio con il contribuente, preferisce notificare direttamente l’atto giudiziario».

Che prosegue: «Spesso l’evasione è di pochissimi metri quadrati ma al tributo si aggiungono interessi e sanzioni. Un metodo già sperimentato nel 2017 quando una pioggia di avvisi sono stati recapitati a quasi 300 attività produttive per presunte evasioni Tari che dopo mesi e mesi di lavoro si sono rivelati errati per oltre il 70%. È per questo che chiedo alle associazioni di intervenire coinvolgendo anche il Garante del contribuente».

Il gruppo di opposizione delle Liste civiche aggiunge: «Sono numerose le famiglie e le imprese che anche quest’anno stanno ricevendo gli accertamenti con bollette che superano i 6mila euro per ricalcoli effettuati con visure non accertate con l’utente».

Il sindaco rimanda alla replica del Gruppo Astea, che dati alla mano dice: «Gli avvisi emessi, mille e 200, sono tutti di importo superiore a 22 euro (tributo, sanzione e interesse). Ci sono 17 avvisi di importo globale con le sanzioni e gli interessi superiori a 22 ma con tributo evaso minore di dieci euro. Per alcuni dei 17, presi a campione, ciò è dovuto a un errore di calcolo: l’avviso contiene soltanto un anno invece che quattro. Chi si è presentato per chiarimenti ha ricevuto l’avviso rettificato in aumento. Essendo casi esigui, e molto probabilmente alcuni avvisi non sono nemmeno stati notificati, non rispondiamo alle polemiche».

È stata poi pubblicata una determina di impegno da parte del dipartimento delle Finanze settore Tributi per attivare il servizio di bonifica Imu-Tasi: «Dato che l’Ufficio Tributi ha in dotazione il misuratore web Imu-Tasi come software per la gestione dei dati catastali e ravvisata la necessità di procedere alla bonifica della banca dati e di supportare l’Ufficio nell’attività di accertamento ed emissione di solleciti e in quella di front office, autorizza l’affidamento alla ditta Area Orlandoni per la fornitura del servizio di supporto all’accertamento», si legge nel documento.

 

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