Osimo

Palestra di Passatempo, alunno trova preservativo in bagno. Liste Civiche: «Condizioni intollerabili»

Oltre che dalle società sportive, la palestra di Osimo è utilizzata anche dagli alunni delle scuole. Sarebbe stato un piccolo studente della primaria a rinvenire un profilattico usato nella toilette dei maschi. Mamme infuriate. L'opposizione si scatena

OSIMO – La palestra di Passatempo di Osimo di mattina è il luogo in cui i bambini delle scuole fanno lezione di educazione motoria. Nel pomeriggio, invece, la palestra è usata da società sportive in alternanza tra loro secondo accordi.

Sarebbe stato proprio un piccolo alunno della primaria, ieri, 8 novembre, a rinvenire un profilattico che sembrava usato, lasciato nel lavabo del bagno dei maschi nella palestra di Passatempo di Osimo.

Lo stato in cui versa e l’ultimo episodio in particolare ha fatto infuriare le mamme di quei bambini.

Il gruppo consiliare delle Liste civiche ha presentato un ordine del giorno: «Chiediamo un controllo urgente delle condizioni igienico sanitarie dell’impianto sportivo e di valutare la nomina di un referente che coordini le operazioni quotidiane di manutenzione ordinaria dell’impianto, assicuri il rispetto delle normative igienico sanitarie e garantisca la sicurezza dello stesso. Dall’accesso agli atti abbiamo compreso che la manutenzione ordinaria in termini di pulizie e acquisto dei materiali è in capo alle società sportive che hanno la gestione dell’impianto. Da settembre ad oggi abbiamo raccolto numerose istanze da parte dei cittadini residenti e non della frazione di Passatempo che frequentano l’impianto sportivo che denunciano il grave stato di incuria e di abbandono in cui verte la struttura di proprietà del Comune».

Diversi mesi fa, in piena campagna elettorale, già la Lega di Osimo in corsa per le amministrative denunciava la situazione dicendo: «Queste sono le condizioni in cui si trova la palestra di Passatempo, con infiltrazioni e umidità che fanno da padroni. I tanti ragazzi che abitualmente la frequentano meritano di meglio. L’incuria non deve diventare la normalità, occorre maggiore attenzione alle strutture pubbliche».

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