Osimo

Obesità e disagio psichico, a Osimo il Gruppo Rebirth. La coordinatrice: «Una risposta anche alle emergenze nate dalla pandemia»

Coordinatrice del nuovo progetto è Marianna Agostinelli, psicologa e sessuologa clinica, che spiega in che cosa consiste l'iniziativa e a chi si rivolge

OSIMO – Dare una mano ai pazienti dopo un’operazione a livello psicologico e tendere una mano anche a coloro che soffrono il disagio psichico, soprattutto in epoca Covid, è un compito molto importante. A Osimo sta per entrare in attività un grande, duplice progetto a supporto di queste categorie. Coordinatrice del progetto è Marianna Agostinelli, psicologa e sessuologa clinica, che oggi spiega in che cosa consiste l’iniziativa.

Dottoressa, da cosa nasce il progetto?
«La decisione di attuare questo servizio è stata presa durante l’emergenza della pandemia dove le richiesta di sostegno ed accoglienza di difficoltà dell’utenza cittadina hanno registrato gravi picchi di richieste. Sono palesi poi le difficoltà del nostro attuale servizio di salute mentale di Osimo».

Qual è la missione del servizio?
«La mission è potenziare il bacino d’utenza delle richieste attraverso un iter di consulenza psicologica creando così un filtro per i servizi territoriali attraverso un protocollo di analisi della domanda e consulenza in tempi brevi e strategici. Il servizio si occuperà dell’accoglienza del disagio psichico in tutte le sue sfumature con l’obiettivo di veicolare e creare collaborazione con il dipartimento solo per i casi patologici che hanno bisogno di una supervisione della somministrazione farmacologica».

La coordinatrice del progetto Marianna Agostinelli

Quali altri obiettivi?
«Un altro obiettivo del servizio è sensibilizzare i cittadini sulle dinamiche relative la percezione del disagio. Tutti oggi sappiamo riconoscere un dolore fisico ma per quello che riguarda un dolore emotivo diamo per scontato che nessuno può comprenderlo a volte; oppure non gli dedichiamo la giusta importanza a scapito il più delle volte della nostra serenità».

Quali sono le caratteristiche dell’altro servizio in campo?
«L’altro servizio si snoda attraverso l’equipe multidisciplinare che opera nelll’attività del Gruppo Rebirth (Rinascita), nome che io ho coniato. L’idea di questa squadra nasce dal mio percorso personale e dalla mia esperienza professionale. Dopo aver perso 70 chili ed essermi fatta prendere in carico fuori regione, ho compreso quanto sia difficile per chi soffre della patologia dell’obesità affidarsi ad equipe con chirurghi certificati Sicob che operano in strutture (adottanti protocolli Sicob) che garantiscono procedure in sicurezza di pre e post intervento chirurgico bariatrico. Motivo per cui sono arrivata fuori regione dove operata nella mattina del giovedì, il sabato mattina ero già dimessa ed il mio percorso di rinascita iniziava. Chi soffre di obesità, oltre a dover combattere una battaglia giornaliera con tutte le difficoltà e limitazioni fisiche che comporta, deve anche combattere con l’ottusità e lo stigma (Weight Bias) che ad oggi è l’aspetto più debilitante e spesso trascurato del vivere una condizione di obesità, tanto da avere un impatto sulla salute fisica, psicologica e sociale, come evidenziato dal collega dottor Daniele Di Pauli nel suo libro “Obesità e stigma”».

Su quali figure potrà contare il paziente?
«La mission del gruppo Rebirth prevede di occuparsi del disagio fisico, psicologico e sociale di chi è affetto da obesità attraverso il percorso di chirurgia bariatrica. In questo caso il paziente che contatterà il numero messo a disposizione potrà ricevere una consulenza chirurgica eseguita dal dottor Federico Messina, chirurgo bariatrico certificato Sicob, che visiterà nei nostri studi ad Osimo ed opererà poi fuori regione al policlinico San Pietro di Ponte San Pietro di Bergamo e alla clinica Solatrix di Rovereto (Trento). Oltre al chirurgo, i pazienti dovranno ricevere un’idoneità psicologica all’intervento che rilascerò io come professionista psicologa, se ci saranno i requisiti richiesti per ottenerla».

Quali altre consulenze?
«Ci sarà quella della nutrizionista che sarà svolta da una collega osimana che darà il suo contributo prezioso nel nostro gruppo. Una volta avviato il percorso pre e post operatorio i pazienti devono attenersi scrupolosamente alle visite di supervisione chirurgica, psicologica e nutrizionale a tre, sei e 12 mesi dall’intervento, per monitorare e lavorare sulle nuove modalità di stile di vita. In questo gruppo mi avvalgo di altre tre colleghe bravissime, una psicoterapeuta cognitivo comportamentale osimana che si occuperà di lavorare sui percorsi terapeutici riabilitativi specifici dell’utenza bariatrica; un’altra psicoterapeuta sistemica, sempre di Osimo, che lavorerà sulle dinamiche familiari e dei caregiver e la collega riabilitatrice psichiatrica che si occuperà con me di progetti di riabilitazione psichiatrica domiciliare per i pazienti affetti da disturbi mentali.

Questo perché purtroppo oggi, a causa soprattutto della pandemia, i pazienti psichiatrici spesso possiedono solo la possibilità del contenimento farmacologico dei sintomi. Venendo dall’esperienza del dipartimento di igiene mentale, conosco molto bene i limiti del servizio pubblico dovuti alle poche risorse umane e di budget ma come clinica sono a conoscenza della possibilità di poter riabilitare patologie psichiatriche soprattutto se gli esordi sono in giovane età. Sono fiera dell’equipe creata perché le colleghe si occuperanno della presa in carico di ogni utente con professionalità ma soprattutto con la loro solarità, tenacia, determinazione ed amore per il loro lavoro, caratteristiche che mi hanno spinto a sceglierle».


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