Osimo

Osimo, la protesta dei “nonni vigili”

I “nonni vigili” dell'Auser di Osimo dicono basta, non ce la fanno più a sopportare l'atteggiamento di alcuni genitori davanti alle scuole osimane e così hanno scritto una lettera, sperando di toccare le coscienze di mamme e papà

Bambini entrano a scuola
OSIMO – I “nonni vigili” dell’Auser di Osimo dicono basta, non ce la fanno più a sopportare l’atteggiamento di alcuni genitori davanti alle scuole osimane e così hanno scritto una lettera, sperando di toccare le coscienze di mamme e papà.
“Ci rivolgiamo a voi che accompagnate i bambini a scuola. Da molti anni ormai siamo presenti in vicinanza dei plessi – si legge nella lettera, fatta circolare come volantino -. Le amministrazioni comunali con lungimiranza sono ricorse a noi per tentare di migliorare e rendere più sicuri l’ingresso e le uscite. Da questa presenza sono maturare negli anni tante amicizie. Per noi è una grande gioia veder crescere anno dopo anno i bambini, godere dei loro sorrisi, dei loro saluti. Purtroppo da qualche tempo notiamo che non sempre il nostro impegno è rispettato e riconosciuto. Il compito dei nonni vigili è delicato e importante. Garantiamo la sicurezza dei bambini nell’attraversare o nel percorrere le strade, cerchiamo di fare in modo che le automobili rispettino le regole e non creino intralci o pericoli. La sicurezza dei bambini, la loro incolumità, viene prima di tutto. Purtroppo non tutti collaborano, anzi capita di assistere a prepotenze. Ci piacerebbe far capire che la fretta e il nervosismo non giustificano gli insulti che ci vengono lanciati perché vogliamo far rispettare le regole del buon senso. Alcuni di noi, stanchi, hanno lasciato l’impegno, altri sono in procinto di farlo. Non vorremmo essere costretti ad abbandonare un servizio che facciamo volentieri. Siamo convinti che si possa migliorare la vita quotidiana di tutti con un comportamento rispettoso e con il riconoscimento di chi svolge un servizio alla comunità. Ovviamente la grande maggioranza degli accompagnatori negli anni ha maturato comportamenti adeguati a una convivenza ricca di rispetto e collaborazione. Siamo certi che tutti sapranno cogliere questo nostro invito e le nostre scuole saranno sempre più luoghi di sicurezza, gioia, serenità e rispetto».

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