Osimo

Osimo, l’intervista al direttore generale del Gruppo Astea Massimiliano Belli

Un bilancio sano, fatto di quasi otto milioni di euro di investimenti sul territorio, e di attenzione sia ai fornitori locali sia al sociale. Ecco cosa è emerso, tra presente e obiettivi futuri

Il direttore generale del Gruppo Astea Massimiliano Riderelli Belli
Il direttore generale del Gruppo Astea Massimiliano Riderelli Belli

OSIMO – Un bilancio sano, fatto di quasi otto milioni di euro di investimenti sul territorio, e di attenzione sia ai fornitori locali, da cui provengono oltre il 56 per cento degli acquisti per il materiale, che al sociale quello del Gruppo Astea di Osimo. Il 6 luglio ha presentato il bilancio di sostenibilità 2017 che si affianca a quello di esercizio chiuso il 31 dicembre scorso con un risultato economico positivo per quattro milioni 429mila e 389 euro. Centropagina ha incontrato il direttore generale Massimiliano Riderelli Belli per capire le strategie future e per conoscere meglio la sua figura professionale.

Direttore, com’era l’azienda quando entrò?
«Sono arrivato in azienda nel novembre 2000 in un periodo di trasformazione, quando era da pochi mesi passata dalla storica idea di municipalizzata a spa. Tante cose cambiavano anche a livello locale con le prime aziende a controllo pubblico in parallelo alle multiutility. Ho collaborato alla nascita di alcune aziende partecipate come la Park.O. avvenuta nel 2001. L’anno successivo Astea ha iniziato a partecipare a gare esterne al proprio territorio e nel 2001 ci siamo aggiudicati il servizio di igiene urbana a Sirolo. Quindi fui spostato al servizio rifiuti di cui divenni responsabile. Nel 2005 nacque Ecofon che forniva servizi di igiene urbana tramite Astea per Filottrano e Numana e successivamente anche a Sirolo (che entrò in Ecofon). Il servizio divenne sempre più importante con l’impiego di circa 100 addetti, questo anche a seguito della graduale introduzione del servizio porta a porta».

Quali sono le punte strategiche del settore rifiuti?
«Proprio per questo forte sviluppo e perché abbiano avuto l’intuizione di capire che il ciclo dei rifiuti è completo solo se si riesce a gestirlo nella catena più integrata possibile. Nel 2009 abbiamo aperto a San Biagio il centro per il trattamento dei rifiuti dove lavoriamo mille e 500 tonnellate di materiale differenziato al mese che viene ricollocato sul mercato per rimetterlo nel mondo produttivo. Per carta e cartone prepariamo container per l’estero, compresa Cina e Indonesia, dove vengono riciclati e valorizzati. Il Centro del Riuso ha poi permesso, fino ad oggi, di non mandare in discarica 39mila e 576 chili di materiale che duemila e 223 utenti hanno conferito in via Oscar Romero. Nel 2017 Osimo ha raggiunto il 73 per cento di raccolta differenziata e la nostra campagna punta a raggiungere il 75. Si tratta di una bella progressione dovuta alla sviluppo della cultura ambientale di tutti i cittadini e alle scelte fatte dall’azienda».

Arriviamo a oggi…
«Nel novembre 2015 sono stato nominato dall’assemblea dei soci direttore generale. La società ha preso l’indirizzo di orientarsi al mercato regolato e alle reti di distribuzione cedendo il 70 per cento di Astea Energia nel dicembre 2016 alla Sgr Rimini con cui è era già nata una collaborazione per lo sviluppo futuro della gestione delle reti».

Quali sono le sfide e gli investimenti futuri?
«Per quanto riguarda la rete elettrica cerchiamo di andare verso aggregazioni locali che ci permettano di avere la miglior tariffa garantita dall’autorità. Per il gas sono previste le gare, sia per Atem Macerata che Atem Ancona, cui parteciperemo da protagonisti cercando di consolidare la nostra posizione. L’acqua è patrimonio del futuro soprattutto se gestita dalla captazione alla distribuzione (già attiva per 58mila utenti) con occhio particolare alla depurazione su cui stiamo lavorando. In questi giorni è stato avviato l’appalto per un primo stralcio da un milione e 300mila euro a cui faranno seguito altri due stralci per un totale di quattro milioni di euro per la rete Aspio-San Biagio, poi sarà la volta di Casenuove. La qualità dell’acqua è una nostra priorità: effettuiamo un elevato numero di controlli, ben oltre il numero minimo previsto per legge, per garantire sempre un prodotto sicuro per la salute dei cittadini. E’ inoltre previsto un investimento ad Ostra per la costruzione di un impianto per il trattamento dell’umido che permetterà di abbattere i costi di trattamento di tale rifiuto. Questo potrebbe comportare una diminuzione della bolletta dei rifiuti per i comuni che conferiranno presso il nostro impianto e produzione di utili per Astea. Un ciclo virtuoso: il trattamento prevederà la produzione di biometano che sarà immesso in rete e dell’ammendante per l’agricoltura».

Astea accarezza l’idea della quotazione in Borsa?
«E’ un probabile traguardo, ma bisogna fare diverse cose, come ad esempio consolidare gli affidamenti attuali e attivare una serie di iniziative di sviluppo aziendale. L’eventuale quotazione è previsto nel mercato AIM di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese dove l’eventuale azionariato popolare sarebbe intermediato da operatori di settore (fondi, banche, eccetera)».

Quanti dipendenti conta il Gruppo?
«Il Gruppo conta 269 unità: nel corso dell’ultimo anno sono state effettuate 11 assunzioni di cui cinque a tempo indeterminato a fronte di 10 uscite. Puntiamo tanto su di loro, sono la nostra forza. Nel 2017 sono state dedicate all’apprendimento 3.300 ore ed è stata ottenuta anche la certificazione 18.001 sul sistema di gestione sulla salute e sicurezza dei lavoratori. La dimostrazione delle politiche su salute e sicurezza del Gruppo è indicata dal calo costante del numero degli infortuni (meno 30 per cento nel 2016, meno 52 nel 2017, rispetto al 2015)».

Come avete implementato la comunicazione e i servizi?
«I clienti possono contare sia su un’ampia rete di sportelli sia su servizi online con cui eseguire le principali operazioni come attivazione, variazioni contrattuali e controllo direttamente da casa. Abbiamo attivato un profilo Facebook continuamente aggiornato per far sentire l’azienda più vicina al territorio. Nei casi di richiesta di intervento il tempo medio d’arrivo è stato di soli 30 minuti nel 2017. L’attenzione nei confronti della clientela è massima tant’è che sui servizi a rete gestiti i nostri standard sono superiori a quelli stabiliti dall’Autorità di regolazione (Arera) del 90 per cento. Gli utenti del resto ricambiano fornendo ottime valutazioni sulla qualità dei servizi ricevuti come dimostra l’ultima indagine di soddisfazione, sia tra i privati che tra le aziende, e il basso numero di lamentele scritte (56 in tutto nello scorso anno). Nel 2017 si è raggiunto il livello minimo degli ultimi tre anni in termini di numero di interruzioni non programmate sulla rete in bassa tensione e con una durata media di soli 15 minuti. Possiamo sempre migliorare, del resto i clienti si aspettano molto e per noi è una sfida quotidiana».

Chi è Massimiliano Riderelli Belli
Ha 51 anni e risiede da sempre ad Osimo dove è nato. Sposato con Alessandra ha due figli di 21 e 19 anni, Leonardo e Giulio. Laureato in Ingegneria meccanica ad Ancona all’Università Politecnica della Marche nel 1995. Da giugno 1995 a ottobre 2000 ha svolto, tra gli altri, il ruolo di Area Manager alla iGuzzini Illuminazione di Recanati. Nel Gruppo Astea dal 2000 prima come responsabile tecnico poi come Dirigente dell’Area Igiene ambientale e patrimonio. In Astea è delegato per la Sicurezza e la salute sul lavoro. Dal novembre 2015 assume la carica di direttore generale di Astea spa. In precedenza dal 2000 al 2010 ha ricoperto, nella sua funzione di dirigente Astea, il ruolo di direttore tecnico della Park.O. spa (società di trasporto pubblico locale) e di consigliere delegato di Ecofon. Appassionato di sport nautici.

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