OSIMO – È stato inaugurato stamattina, 11 aprile, il secondo stralcio del restyling del sito archeologico di Montetorto a Casenuove di Osimo. Dopo la sistemazione della parte produttiva di olio e vino, sono stati rimessi a nuovo altri 200 metri quadrati riguardanti l’area che costituiva il magazzino. Quello di Casenuove rappresenta il secondo sito di produzione di epoca romana più grande e importante in Italia dopo Firenze, su cui l’amministrazione ha puntato per creare un circuito romano che interessi tutta la città a disposizione soprattutto delle scolaresche. «Un ottimo lavoro di squadra tra Comune e Soprintendenza che non finisce qua – ha detto il sindaco Simone Pugnaloni al taglio del nastro -. La Soprintendenza infatti chiederà ulteriori fondi al Ministero per andare avanti».
![Il sito](https://www.centropagina.it/wp-content/uploads/2019/04/Montetorto-300x200.jpg)
L’area rappresenta uno degli esempi meglio preservati di impianto produttivo di età romana del centro Italia fin dal primo secolo a.C., luoghi pieni di fascino dove si produceva e conservava il vino e l’olio. Ultimo step che ha permesso il completamento è la nuova tettoia a nord posta a protezione del sito archeologico, dopo l’arrivo di nuovi finanziamenti e l’ok giunto dal ministero per i Beni culturali alla richiesta di Soprintendenza e Comune. Adesso quello che resta del magazzino a servizio dell’antico frantoio, che risale al primo secolo a.C. in piena epoca romana, è al sicuro.
Il costo dell’intervento è stato di circa 40mila euro e permette di valorizzare ulteriormente il sito archeologico, rendendolo fruibile agli osimani e ai tanti turisti e scolaresche che hanno già avuto modo di ammirarlo. Gli archeologi della cooperativa “ArcheoLab” sono stati all’opera nella minuziosa ripulitura dello scavo per riportare alla luce i grandi orci oleari e vinari che da quasi duemila anni giacevano nell’oscurità e nel silenzio del sottosuolo.