Osimo

Osimo, inaugurato il murales della Liberazione

All’inaugurazione anche l’ambasciatrice polacca Anna Maria Anders, figlia del Generale che guidò i soldati polacchi in una delle battaglie più cruente, seconda solo a quella di Cassino, ma decisiva per liberare l’Anconetano

L'inaugurazione del murales a Osimo
L'inaugurazione del murales a Osimo

OSIMO – Il Comune di Osimo celebra il ricordo della Liberazione della città dall’esercito tedesco, avvenuta il 17 luglio 1944, durante la battaglia di Ancona nella zona del Monte della Crescia. L’amministrazione Pugnaloni l’ha fatto attraverso un murales realizzato dall’artista Claudio Carloni su una parete dell’acquedotto vicino alla scuola elementare Montetorto di Casenuove proprio come monito, soprattutto per le nuove generazioni, affinché la storia non si ripeta. All’inaugurazione del murales stamattina (8 febbraio) anche l’ambasciatrice polacca Anna Maria Anders, figlia del Generale che guidò i soldati polacchi in una delle battaglie più cruente, seconda solo a quella di Cassino, ma decisiva per liberare l’Anconetano.

Il commento del sindaco

Il murales

Il sindaco Simone Pugnaloni ha detto: «L’Amministrazione comunale oggi ha inaugurato il “Murales della libertà” su una facciata dell’acquedotto della frazione vicino la scuola primaria Montetorto. Il murales ideato dall’artista osimano Carloni è stato realizzato grazie al sostegno di numerosi sponsor tra i quali Astea e Bcc di Filottrano con l’ausilio dell’Anpi Osimo capitanata da Niccolò Duranti. Un ringraziamento speciale a sua eccellenza l’ambasciatrice di Polonia in Italia Anna Maria Anders, figlia del valoroso generale Anders che guidò il secondo corpo d’armata polacca nella liberazione della nostra Città dal Nazifascismo per la sua presenza e per il suo contributo dinanzi gli alunni della scuola primaria della frazione. Oggi sentiamo sempre più la necessità di raccontare ai giovani questo passato così terribile affinché essi possano costruire un futuro migliore di pace fra i popoli. Sua Eccellenza l’ambasciatrice di Polonia in Italia si è fermata a lungo a rispondere alle domande degli studenti tanto incuriositi delle vicende del passato, tanto quanto per conoscere il ruolo che la stessa oggi ricopre. Una bella giornata di storia che ci deve aiutare a riflettere pensando che in questa cruda attualità in Europa ancora viviamo tempi di guerra che tardano a terminare. Viva la democrazia, viva la libertà».

Ti potrebbero interessare