Osimo

Osimo, il poliambulatorio trasloca ma è polemica

La nuova sede a San Biagio ha una superficie totale di duemila e 860 metri quadrati e ospiterà anche il Centro di Salute mentale, Fisiatria, il 118 e la sede locale dell’Avis

Il poliambulatorio di Osimo

OSIMO – La sede del poliambulatorio in centro storico a Osimo sarà spostata a San Biagio, in una struttura privata al civico 43 di via d’Ancona. La Regione verserà un affitto annuo di 248 mila euro, per una durata complessiva di sei anni ulteriormente rinnovabili per altri sei. La nuova sede ha una superficie totale di duemila e 860 metri quadrati e ospiterà anche il Centro di Salute mentale, Fisiatria, il 118 e la sede locale dell’Avis. Saranno accorpati in un unico stabile dei servizi che al momento sono dislocati in tre diverse zone della città. Il Poliambulatorio si trova infatti in centro storico, nello stabile di proprietà della Diocesi, il Centro di Salute mentale è in via De Gasperi e il 118 e la sede Avis sono attualmente collocati nei locali dell’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco, ora di proprietà dell’Inrca. La nuova struttura ha risposto dunque ai criteri di ricerca indicati dall’Asur nella manifestazione d’interesse pubblicata a inizio anno. L’Azienda Sanitaria delle Marche era alla ricerca di un stabile di circa tremila metri quadrati senza barriere architettoniche, in grado di ospitare 85 dipendenti e dotato di almeno 80 parcheggi.

La parola al Pd

«Siamo totalmente contrari alla decisione presa dalla Giunta Acquaroli (con la complicità del presidente del Consiglio Latini) di spostare il poliambulatorio dal centro storico a San Biagio, in un locale privato che verrà preso in affitto al costo di un milione e mezzo di euro per sei anni – afferma il circolo cittadino del Pd -. Una scelta fatta in Regione con il benestare di Latini, senza coinvolgere le istituzioni locali. Il risultato è che verrà tolto al centro storico un servizio essenziale per tanti cittadini. Complimenti. E perché è stato scelto un locale privato? Invece di pagare l’affitto a un imprenditore con i soldi pubblici, non sarebbe stato meglio riqualificare un immobile già di proprietà dell’Asur? Si sarebbero potuti sfruttare i fondi del Pnrr, senza spendere inutilmente ulteriori soldi dei cittadini. Si poteva attendere l’apertura del nuovo ospedale Inrca all’Aspio, per poi riutilizzare gli spazi dell’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco per ospitare lì una Casa della salute, il Poliambulatorio e gli altri servizi sanitari che ora la Regione vuole spostare in un locale privato a San Biagio, nato come capannone ad uso commerciale e non certo come struttura sanitaria».

La Lega

«Bene ha fatto l’Asur ad ottimizzare le attività ambulatoriali accorpando più servizi, in un luogo più pratico e fruibile per i cittadini – dice il consigliere comunale della Lega Alberto Alessandrini -. Resta, però, il problema del progressivo spopolamento del centro. Non può bastare un concerto ogni tanto, bisogna incentivare la residenzialità e rendere la vita in centro storico appetibile per le famiglie. Rivedere il piano dei parcheggi in modo pratico e non ideologico, non ostacolare gli esercenti che organizzano eventi, garantire illuminazione e pulizia adeguate soprattutto nei vicoli, valutare di riportare i licei dentro le mura (magari all’ex Corridoni), potrebbero essere idee più o meno complesse ma tutte realizzabili».

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