Osimo

Osimo, i ragazzi di Frolla tornano a Bruxelles

Dopo la visita guidata si è tenuta una tavola rotonda sui temi della disabilità e dell’inclusione lavorativa oltre al racconto del progetto e delle attività svolte in questi primi quattro anni di vita del biscottificio solidale

I ragazzi di Frolla a Bruxelles
I ragazzi di Frolla a Bruxelles

OSIMO – Giorni di grande fermento ed emozione in casa Frolla. La cooperativa marchigiana fondata da Jacopo Corona e Gianluca Di Lorenzo e che dà lavoro a 18 ragazzi disabili, è stata appena ricevuta al Parlamento Europeo di Bruxelles. L’invito è arrivato da Pietro Bartolo e dalla delegazione dei Socialisti democratici. Dopo la visita guidata, si è tenuta una tavola rotonda sui temi della disabilità e dell’inclusione lavorativa oltre al racconto del progetto e delle attività svolte in questi primi quattro anni di vita di Frolla. La delegazione è stata ricevuta anche dall’ufficio regione Marche presente a Bruxelles, così da aprire un dialogo su come il Parlamento può attivarsi per supportare progetti legati all’inserimento nel tessuto lavorativo dei ragazzi diversamente abili.

A destra il cofondatore Jacopo Corona

Il premio

Lo scorso anno Frolla Microbiscottificio ha vinto il premio “Cittadino Europeo” per la volontà di offrire opportunità di inclusione sociale e lavorativa ai disabili. Il premio, dal valore simbolico, è stato consegnato a Bruxelles il 9 novembre 2021 e il biscottificio ha conquistato la vittoria per l’Italia. Considerate le restrizioni legate alla pandemia, la visita al Parlamento Europeo fu rimandata. E’ stato possibile recuperare grazie all’impegno di Pietro Bartolo e degli europarlamentari Giuliano Pisapia, Andrea Cozzolino, Franco Roberti, Simona Bonafè, Alessandra Moretti, Camilla Laureti e Irene Tinagli. «È stata una grande emozione per me ma in generale per tutti i ragazzi essere invitati al Parlamento Europeo – commenta Jacopo Corona, co-founder di Frolla -. È un premio al nostro lavoro ma soprattutto alla passione e all’energia dei nostri ragazzi che ogni giorno ci rendono sempre più orgogliosi di loro».

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