Osimo

Osimo, la fiera di San Giuseppe si rifà il trucco

Lo storico mercato del Patrono di Osimo durerà due giorni e avrà più bancarelle. La gestione affidata alla società Te.Or. L'assessora Glorio: «Più qualità e nessun costo aggiuntivo»

La fiera ad Osimo (foto di repertorio)
La fiera di San Giuseppe ad Osimo (foto di repertorio)

OSIMO – A volte anche la tradizione necessita di modifiche per restare al passo con i tempi. E così la fiera di San Giuseppe, storico mercato del Patrono di Osimo, quest’anno si presenta al via con alcune importanti novità.

La prima: la fiera durerà solo due giorni (dal 17 al 18 settembre) anziché i consueti tre, per contrastare la scarsa affluenza di ambulanti delle ultime edizioni.
La seconda novità: non sarà più il Comune ad organizzare la manifestazione, ma tutta la gestione è stata affidata ad una società esterna, la Te.Or (Temporary Events Organization) che già in passato ha curato eventi analoghi ad Ancona e Senigallia.
«Abbiamo ridotto la fiera a due soli giorni su consiglio della Confcommercio e degli stessi ambulanti – chiarisce l’assessore alle attività produttive Michela Glorio -. Per molti operatori non era più conveniente mantenere la propria bancarella a Osimo per tre giorni consecutivi, perché così perdevano la possibilità di partecipare ad altri mercati in zone limitrofe, tra cui ad esempio la fiera di Sant’Adriano a Matelica il 16 settembre, con una potenziale perdita di introiti. Questo è il motivo della scarsa affluenza di bancarelle nelle ultime edizioni. L’ideale addirittura sarebbe di concentrare il mercato in un solo giorno».

Michela Glorio, assessore al Turismo e Attività produttive di Osimo

Con la nuova edizione della Fiera quanti espositori sono previsti?
«La Te.Or ci ha garantito la presenza di circa 80 bancarelle. In pratica dovremmo quantomeno raddoppiare le partecipazioni rispetto allo scorso anno, se pensiamo che nel 2017 avevano aderito al bando del Comune appena 39 ambulanti, di cui poi circa 30 erano effettivamente presenti».

Come saranno dislocate le bancarelle?
«Da via Lionetta a Piazza Dante compresa via Antica Rocca, su entrambi i lati della strada, e ci saranno solo gazebo senza camioncini, ad eccezione di quelle in Piazza Dante, per avere un migliore impatto estetico e non coprire le vetrine dei negozi del centro. In Piazza Marconi, davanti il teatro, ci saranno solo postazioni della Coldiretti con i suoi prodotti di Campagna Amica. Mentre lungo via Saffi, la passeggiata di Piazza Nuova, ci saranno anche quest’anno gli stand gastronomici dello Street Food, in tutto circa 30, gestiti autonomamente da un’altra società».

In passato, oltre che per il numero, sono arrivate critiche per la qualità degli stand…
«Quest’anno ci sarà la novità dello spazio gestito dalla Coldiretti con prodotti enogastronomici del nostro territorio che penso verrà apprezzata. Inoltre si punterà molto sull’artigianato e sull’hobbistica, gli operatori sono selezionati in base a criteri di regolarità e qualità delle merci».

E gli ambulanti che hanno già aderito al vecchio bando del Comune?
«Ovviamente saranno preservati i loro diritti. Tutti quelli che hanno partecipato al bando sono stati chiamati e avranno riservata la stessa postazione degli anni precedenti».

Ci saranno costi aggiuntivi a carico del Comune?
«Assolutamente no, le utenze di energia elettrica e le forniture saranno a carico degli operatori. Inoltre abbiamo mantenuto lo sconto sulla Tosap già previsto dal Regolamento comunale».

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