OSIMO – Freme il clima politico a Osimo in vista delle amministrative di maggio. Al momento i candidati a sindaco sono sei: l’attuale sindaco Simone Pugnaloni, in corsa per tentare il secondo mandato, Achille Ginnetti per “Progetto Osimo” (che potrebbe presentarsi con altre tre liste a sostegno), Alberto Maria Alessandrini della Lega, David Monticelli per il Movimento cinque stelle, Maria Grazia Mariani per “Difendi Osimo” e Dino Latini per le Liste civiche (sostenuto probabilmente da quattro liste). Pugnaloni ieri sera, 29 marzo, ha ufficializzato il nome di un’altra lista a suo sostegno, oltre a Pd, “Energia nuova” ed “Ecologia futuro”: “OsiAmo”.

«Una lista caratterizzata da un prevalente impegno al femminile e il giusto mix di uomini nel rispetto della parità di genere che vuole osare per Osimo – ha spiegato Pugnaloni -. Un impegno diretto nelle prossime elezioni amministrative caratterizzato da un insieme di criteri ispiratori, sia dal punto vista concettuale che nella grafica. Con l’aggiunga della lettera A, in evidenza, si vuole ottenere un duplice scopo che deve emergere nella propria immediatezza, legare il nome della città a due verbi di particolare significato: amare (nel rifermento alla seconda parte della parola, quindi Amo), e osare, un incitamento al plurale finalizzato all’invito a prendere iniziative ed ad essere propositivi per il bene della città. Presto presenteremo la squadra. Per ora ci siamo gustati una mostra che rende Osimo internazionale. Tanti giovani che avvicinandosi alla cultura potranno anche avvicinarsi alle istituzioni».

Dall’altra parte il candidato a sindaco per “Progetto Osimo” Achille Ginnetti dice: «Una campagna elettorale autofinanziata e basata sulla trasparenza. “Progetto Osimo” ha deciso di non avere segreti nei confronti di cittadini e sostenitori e di dichiarare periodicamente la spesa che sosterrà fino alle elezioni. La nostra campagna è completamente autofinanziata, così come lo sono state le iniziative svolte finora. Per la campagna elettorale spenderemo molto meno della cifra base prevista dalla legge (25mila euro). A fine aprile comunicheremo le spese effettuate prima del suo inizio ufficiale. Mi auguro che anche gli altri candidati rendano pubblici i costi complessivi e da dove derivano i finanziamenti. Da gennaio, ad esempio, l’attuale sindaco sta tappezzando la città con manifesti 6×3».