Osimo

Osimo, dopo la frana in via d’Ancona è scontro politico sulla viabilità

Gilberta Giacchetti delle Liste civiche contesta le scelte fatte sul tema dall'amministrazione. La replica del sindaco

La frana in via Ancona
La frana in via Ancona

OSIMO – La frana su via d’Ancona, lungo la discesa che da San Biagio conduce all’Aspio a Osimo, avrebbe messo in evidenza i dubbi interventi degli ultimi anni riguardanti la viabilità, non solo della frazione di San Biagio, ma del tratto Ancona sud-Osimo verso la traiettoria Macerata. Lo sostiene, tra tutti, Gilberta Giacchetti delle Liste civiche. Proprio ieri sera (13 gennaio) oltretutto si è tenuta la riunione sul tema proprio a San Biagio, organizzata dal gruppo. «La mancanza di programmazione e soprattutto di opere, in merito al miglioramento delle vie di scorrimento, porta ora a due grandissimi problemi: la chiusura del tratto di strada franato, per effettuare i lavori di ripristino, tra l’altro grazie all’intervento tempestivo di Anas e della Regione Marche prontamente interpellata dal presidente Dino Latini, che produrrà problemi di viabilità inimmaginabili – dice Giacchetti -. Poi la mancanza di vie di scorrimento alternative, dato che il progetto della strada che da via Sbrozzola si aprirebbe su via d’Ancona e già effettuato in via preliminare nel 2013 (Amministrazione Simoncini) non è stato più preso in considerazione, nonostante il finanziamento regionale di due milioni e 600mila euro, stanziati dalla Regione e che Osimo rischia di perdere, proprio perché la progettazione non è andata avanti. Possibile che una amministrazione si focalizzi su una viabilità (variante a nord), inesistente e senza finanziamenti e perda di vista ciò che potrebbe essere realizzato, perché i finanziamenti ci sarebbero, ma i progetti no? È urgente riprendere in mano un progetto di viabilità concreto e realizzabile in breve (acquisire i fondi stanziati dalla Regione Marche, otto milioni di euro) sia per San Biagio, che per Osimo. Viabilità che dovrà supportare anche il nuovo poliambulatorio che sarà trasferito a San Biagio e che sicuramente per la frazione rappresenterà un valore aggiunto, come lo è stata la farmacia che noi delle Liste civiche abbiamo voluto portare nella frazione e valorizzerà tutto il territorio».

La replica del sindaco

Il sindaco Simone Pugnaloni afferma: «Per via d’Ancona sembra si sia attivato l’iter per poter quanto prima giungere alla sistemazione di una problematica molto importante, quella di riaprire la carreggiata della statale 361 in zona Aspio di Osimo in doppio senso di percorrenza. Spero che l’intervento venga finanziato immediatamente per vedere conclusi i lavori in un lasso di tempo non troppo prolungato. Il grazie a tutti coloro che hanno risposto al mio appello ed ad Anas che in tempi celerissimi ha iniziato la fase di studio per la progettazione. La priorità è ripristinare la viabilità in via Ancona, con il senso unico alternato imposto dal cedimento della scarpata. Sono stato proprio io a inviare alla Prefettura la richiesta di un summit urgente assieme a Regione e Anas, proprietaria e gestore della 361 Septempedana. I costi per mettere in sicurezza la strada che da San Biagio scende all’Aspio sarebbero di circa 450mila euro e l’intervento appare complesso. Non possiamo permetterci di restare per troppe settimane in questa situazione, quindi la riunione in Prefettura è necessaria per far comprendere l’emergenza attuale sull’asse Osimo-Ancona e la necessità di accelerare i tempi e trovare soluzioni viarie alternative compatibili e condivise».

Sul poliambulatorio ha detto: «Il poliambulatorio deve rimanere saldamente in centro storico perché ormai da decenni punto di riferimento baricentrico per tutti i cittadini di Osimo e volano per l’economia del salotto cittadino. Spostarlo in luogo privato spendendo ingenti risorse finanziarie, non baricentrico e a rischio esondazione, non è la scelta più appropriata e potrebbe ingenerare un danno all’erario. Per tale ragione si ritiene opportuno che il poliambulatorio debba spostarsi solo quando il “Ss. Benvenuto e Rocco” trasferirà le attività ospedaliere nella nuova struttura di Camerano». La grande viabilità su Osimo, nell’asse Ancona-Macerata che da decenni ormai appesantisce il traffico urbano, necessita di concordare un percorso condiviso che sia il migliore possibile per i cittadini, aggiunge: «Non dovrebbe prevedere finanziamenti richiesti e concessi per volontà della sola amministrazione comunale o per volontà solo di chi Osimo rappresenta nell’Assemblea legislativa delle Marche, sia per la variante a nord con il progetto caldeggiato dall’amministrazione comunale, sia per la variante a Sud proposta dalle opposizioni delle Liste civiche del presidente dell’Assemblea legislativa Dino Latini. Non basteranno mai gli otto milioni iscritti nel bilancio regionale per l’annualità 2025. Semmai queste risorse potranno finanziare una viabilità interquartieri già in parte prevista nel prg attuale e in quello che approveremo nei prossimi mesi ma che necessitano di essere anticipati dal 2025 al 2023».

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