Osimo

Osimo, donato un ventilatore polmonare all’ospedale

È stato frutto di una raccolta fondi avviata dal gruppo consiliare delle Liste civiche e da tutto il Movimento civico cittadino per sostenere la richiesta di alcuni responsabili sanitari che lamentavano la mancanza dello strumento in sala emergenza

La donazione
La consegna del ventilatore polmonare

OSIMO – Oggi l’ospedale “Ss. Benvenuto e Rocco” di Osimo ha un ventilatore polmonare. È stato frutto di una raccolta fondi avviata dal gruppo consiliare delle Liste civiche e da tutto il Movimento civico di Osimo lo scorso aprile, per sostenere una richiesta effettuata da alcuni responsabili sanitari dell’ospedale Inrca di Osimo che lamentavano la mancanza dello strumento in sala emergenza, necessario per poter trattare efficacemente i pazienti critici con insufficienza respiratoria severa (non trattabile farmacologicamente). Ieri, 2 ottobre, la consegna tramite i rappresentanti del gruppo alla presenza del neo eletto consigliere regionale Dino Latini e della dottoressa Maria Rosa Pallotta assieme allo staff medico. «Il grazie ai tanti cittadini che hanno aderito alla raccolta – dicono i “civici” – e alle società Mollificio Mazzoni, Beauty Studio, Media Service, studio Andreoli, Centro sociale accoglienza, associazione il Gabbiano, Pirani macchine agricole, Dplogistica, Eurospin Osimo e al testimonial Paolo Notari».

Proprio in queste ore intanto è arrivata la conferma per il dottor Adolfo Pansoni a primario del Pronto soccorso di cui faceva ormai le funzioni da mesi, da quando cioè l’ex primario Enzo Frati è andato in pensione. L’incarico ha durata quinquennale. Lascia intanto il Pronto soccorso la dottoressa Maria Rita Pierina Curto per andare a dirigere il reparto di Medicina e Chirurgia di accettazione d’urgenza dell’ospedale di Civitanova. A fine mese di ottobre il concorso per il nuovo primario di Pneumologia. La prospettiva del prossimo futuro è l’ospedale di rete, integrato con Osimo, in costruzione all’Aspio, per cui si è passati a un livello superiore rispetto al progetto iniziale, aumentando i posti letto da 255 a 326, garantendo un’area con dieci posti di semintensiva che prima l’Inrca non aveva, doppi percorsi per la sezione dell’emergenza e pronto soccorso.

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