Osimo

Osimo, Confartigianato chiede la sospensione dell’Imu

La Confartigianato ha esposto il problema della liquidità immediata per le piccole e medie imprese alla ripartenza in videoconferenza con il sindaco di Osimo a pochi giorni dall'approvazione del bilancio

Una seduta del Consiglio comunale

OSIMO – L’Amministrazione comunale di Osimo ha accettato l’invito di Confartigianato Ancona – Pesaro per un incontro che si è svolto via Skype tra il presidente provinciale di Confartigianato An-PU Graziano Sabbatini, il segretario provinciale Marco Pierpaoli e il responsabile del mandamento di Ancona-Valmusone Luca Casagrande e il sindaco Simone Pugnaloni e l’assessore alle Attività produttive Michela Glorio.

«Si è fatto il punto sul bilancio comunale che sarà approvato mercoledì 22 aprile ma subito dopo dovrà subire modifiche dovute all’emergenza per cui anche il Comune dovrà far fronte a una forte crisi di liquidità, e anche su battaglie comuni da intraprendere a livello nazionale», dice il sindaco. La Confartigianato ha esposto subito il problema della liquidità immediata per le piccole e medie imprese alla ripartenza. «L’associazione di categoria ha chiesto di riflettere sulla sospensione dei pagamenti delle tasse comunali (Imu e Tari) fino a fine anno, conscia però della difficile applicazione – aggiunge il primo cittadino -. La mediazione è possibile se le leggi ce lo permetteranno. Potrebbe essere una rateizzazione senza interessi di mora e sanzioni che per il Comune dovrà essere però garantita nei pagamenti così da fornire liquidità certa al bilancio comunale e garantire un minor impatto dei pagamenti alla ripartenza della produzione alle imprese».

Sulla tassa rifiuti la Cna è dura: «Le aziende non possono pagare per rifiuti che non hanno prodotto – commentano Andrea Cantori, Marco Tiranti e Luigi Giambartolomei, segretario, presidente e coordinatore di zona Sud -. Siamo coscienti che c’è la necessità di sostenere le amministrazioni locali in un momento difficile e concordi nella necessità di fare un fronte comune verso il Governo centrale per permettere di deliberare bilanci sostenibili che mantengano l’erogazione di servizi essenziali. Questo però non può andare a discapito del mondo imprenditoriale che in questo momento sta vivendo una fase delicata. Abbiamo sempre cercato di far comprendere la nostra sincera volontà di collaborare. Comprendiamo bene che non è il momento degli strappi, ma vogliamo ricordare che le fondamenta dell’unità delle forze sociali di un paese si basano sull’ascolto reciproco».

L’assessore Glorio ha garantito che valuterà l’esenzione della Tosap visto il distanziamento sociale da applicare a bar e ristoranti alla riapertura. Richiesta che arriva anche dalla Confartigianato e quindi a breve ne parleranno in un tavolo di concertazione che coinvolgerà tutte le categorie produttive. «Sul fronte nazionale condurremo insieme alla Confartigianato la battaglia per accelerare l’immissione di liquidità alle imprese a costo zero – chiude il sindaco -. L’associazione si è resa disponibile con noi Enti locali a sposare la battaglia a livello nazionale per abbattere del 50 per cento il fondo crediti di dubbia esigibilità che per i Comuni è una spesa fittizia da prevedere che tiene ferma liquidità da spendere, ad esempio, nel nostro caso, per due milioni di euro. Poi dobbiamo convincere lo Stato a sbloccare i cantieri delle opere pubbliche».

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