Osimo

Osimo, clochard nel parco: intervengono vigili e servizi sociali

Sul caso si è mosso anche il Comune. L'assessore Andreoni: «Forte è la collaborazione con il terzo settore come la Caritas ed altre associazioni con le quali si lavora in modo integrato»

Foto d'archivio

OSIMO – Ormai da diverse notti dorme e sosta nei pressi dei giardini della scuola Fornace Fagioli di Osimo un clochard, 40enne. La sua presenza ha scatenato malumori ma anche dato il via a una raccolta di beni di necessità. Sul caso si è mosso anche il Comune. «La situazione del clochard è conosciuta ai servizi sociali ancor prima che fosse comparsa sui social – afferma Paola Andreoni, assessore ai Servizi sociali e vicesindaco -. I servizi sociali accompagnati dalla polizia locale anche ieri (20 febbraio) sono andati sul posto per incontrarlo. Sono stati lasciati riferimenti per eventuali contatti qualora l’uomo decidesse di accettare l’aiuto proposto. Durante il giorno si sposta a piedi e arriva anche nelle frazioni vicine ed è proprio lì che ieri mattina i servizi sociali l’hanno trovato. Hanno avuto un lungo colloquio durante il quale gli è stato proposta un’accoglienza nella casa Asso di Cuori e i pasti assicurati. L’uomo ha però convintamente comunicato che non vuole accettare tali servizi e che preferisce vivere libero di dormire e di mangiare dove gli capita. Oltre ai servizi sociali anche la Caritas e diversi volontari della parrocchia sono intervenuti proponendo l’accoglienza ma la risposta è sempre stata la stessa. Le istituzioni hanno agito secondo le loro competenze, ma debbono rispettare la volontà delle persone nel rispetto del principio dell’autodeterminazione, non possono fare forzature se non mantenere un contatto e un dialogo. D’altra parte l’uomo non ha fatto rilevare episodi di aggressività verso le persone ne ha mai disturbato la quiete pubblica». I servizi sociali continueranno comunque ad incontrarlo per instaurare un rapporto positivo e dimostrare tutta l’accoglienza necessaria. «Osimo per affrontare emergenze abitative dispone di sei posti letto nella casa Asso di cuori dei quali quattro sono già occupati. Per i pasti il Comune ha una convenzione con l’associazione l’accoglienza “Mensa del povero” che garantisce dei pasti caldi a chi ne ha bisogno. Inoltre ha anche una convenzione con “Abitare solidale” che si occupa di accoglienza garantendo un percorso inclusivo. Forte è la collaborazione con il terzo settore come la Caritas ed altre associazioni con le quali si lavora in modo integrato».

La questione a livello nazionale

La questione è un grave problema non solo nazionale. «Il Parlamento Europeo ha approvato di recente una risoluzione per affrontare il problema dei senzatetto – continua Andreoni -. In Europa è aumentata del 70 per cento la percentuale: sono quattro milioni i cittadini europei che non hanno una casa e vivono senza fissa dimora. Le cause di tale aumento sono da ricercare in una combinazione di fattori, fra cui l’innalzamento dei costi abitativi, la crisi economica la riduzione della protezione sociale delle fasce deboli della popolazione e la mancanza di adeguate politiche nazionali a tutela del diritto al domicilio. Occorre che lo Stato ripensi le politiche abitative e le risorse economiche da mettere in campo. Senza interventi mirati lo sviluppo non sarà sostenibile e inclusivo ma vedrà amplificarsi il divario tra condizioni di benessere e fette di povertà estrema».

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