Osimo

Osimo, le Civiche chiedono parcheggi gratuiti in centro

Ritengono possa essere un utile incentivo per tutti gli osimani che hanno bisogno di spostarsi per lavoro o necessità urgenti, evitando così di sovraffollare i mezzi pubblici o restare per ore in fila per entrare nel tiramisù

sosta blu Osimo

OSIMO – La proposta del gruppo consiliare delle Liste civiche ripropone l’iniziativa adottata in pieno lockdown. «Siamo passati in zona Arancione quindi limitazione degli spostamenti fuori Comune, ponendo attenzione anche a limitare gli spostamenti all’interno del Comune stesso, accompagnata alla riduzione fino al 50 per cento della capienza delle persone sui mezzi pubblici e quindi anche del tiramisù. Per queste motivazioni riteniamo necessario chiedere già da lunedì 16 novembre la sospensione del pagamento dei parcheggi delimitati dalle strisce blu per tutta la durata del periodo in zona arancione ed eventualmente rossa – dice la capogruppo Monica Bordoni -. Riteniamo possa essere un segnale utile come incentivo per tutti gli osimani che hanno bisogno di spostarsi per lavoro o per necessità urgenti evitando così di sovraffollare i mezzi pubblici o restare per ore in fila per entrare nel tiramisù, dunque riducendo il rischio contagio. Una risposta doverosa che questa amministrazione deve dare anche nei confronti di quei commercianti che rimarranno aperti ma che avranno un importante calo della clientela. La tutela della salute prima di tutto, senza dimenticare di essere al fianco delle categorie più penalizzate in questo triste momento. Ci auguriamo pertanto che l’amministrazione comunale raccolga il nostro appello senza divisioni politiche».

Gilberta Giacchetti delle Civiche aggiunge: «Siamo e rimaniamo uniti e compatti di fronte a tutte le azioni che le pubbliche amministrazioni mettono in atto e faranno per combattere il drastico peggioramento della situazione pandemica. Il fatto che Osimo sia uno dei comuni con più contagiati evidenzia che dobbiamo fare di più tutti quanti in termini di prevenzione. Ora la memoria corre a pochi giorni fa, quando l’amministrazione comunale a differenza di tutte le altre vicine era l’alfiere indiscussa di serate danzanti, feste, fiere e ogni altra iniziativa in cui l’assembramento era naturale se non quasi ricercato. Allora si diceva che non vi erano positivi e che si poteva proseguire nel solco di dare gioia e spensieratezza. Quanta superficialità di azione pubblica vi è stata in quelle iniziative, in cui il pericolo che si è fatto correre a ciascun osimano e cittadino non solo era evidente ma scontato e oggi accertato che era molto molto rischioso. L’esempio che ha dato il Comune di Osimo è stato fortemente negativo, o meglio quello che proprio non si doveva dare e che tutti gli altri comuni non hanno dato ma ad Osimo si è preferito sfidare il destino, con la forza di una imperante campagna elettorale. E’ possibile che oggi ne paghiamo amaramente le conseguenze e, per quanto da seguire, gli appelli attuali degli amministratori alla prudenza stridono davvero molto con il cattivo esempio che hanno dato insistentemente fino a ieri».

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