Osimo

Osimo, la città vuole il bypass all’Abbadia

La decisone durante un'assemblea partecipata, voluta dall'amministrazione comunale e coadiuvata dal Consiglio di quartiere. Al via il restauro anche delle statue acefale

OSIMO – La città di Osimo ha detto sì alla realizzazione del bypass all’Abbadia l’altra sera, durante un’assemblea partecipata, voluta dall’amministrazione comunale e coadiuvata dal Consiglio di quartiere, in cui è stata espressa in maniera quasi unanime il sì all’opera. I contrari, seppur pochi, hanno palesato in maniera costruttiva il loro dissenso. «La cosa più interessate del dibattito è il contributo fondamentale voluto da chi si è espresso in maniera positiva è stata la volontà di rendere il bypass a senso unico – afferma il sindaco Simone Pugnaloni, presente con la giunta -. L’idea è piaciuta molto all’Amministrazione che si è resa subito disponibile a studiare al fianco del traffico veicolare sia il marciapiede che la pista ciclabile sul futuro anello tra le Giovanni Paolo II, Casone, Baracca e risalita a senso unico su via Abbadia. Un progetto di mobilità sostenibile che rende la frazione più vivibile in un progetto che rispetta l’ambiente e la sicurezza dei cittadini».

L’intervento votato democraticamente in assemblea sarà inserito nel prossimo bilancio 2022 che sarà approvato entro marzo. L’opera è quindi realtà, come la recente firma da parte del Comune di Osimo per l’affidamento della progettazione della nuova viabilità che dovrà agevolare il percorso da Osimo all’ospedale Inrca-Ancona sud in costruzione all’Aspio. Due i lotti distinti per i quali si è indetta la procedura di assegnazione dell’incarico: la bretella di collegamento a San Biagio tra le vie Sbrozzola e Ancona, con rotatoria su quest’ultima all’altezza di via Artigianato, e la rotatoria tra via Sbrozzola e la statale 16 davanti al parco commerciale Cargopier. Una decisione importante, quella del bypass dell’Abbadia, che arriva proprio a metà mandato del secondo Pugnaloni.

L'incontro per il bypass
L’incontro per il bypass

La parola all’opposizione
«L’amministrazione ha ripetuto le stesse affermazioni di due anni fa, e nulla ha fatto per realizzare l’opera oggetto dell’incontro – polemizzano le Liste civiche all’opposizione -. Prendere tempo è solo un modo per depotenziare la spinta all’investimento e lasciare le cose così come stanno. Se si considera che nel dicembre del 2014 la Sinistra aveva promesso il completamento del bypass (ricordiamo che buona pare dello stesso è già stato realizzato dell’amministrazione delle Liste civiche), è evidente l’imbarazzante paralisi riservata al Comune e all’Abbadia. Ci auguriamo che il chiaro segnale dato dalla riunione democratica consenta al Comune di procedere quanto prima per la redazione del progetto e del suo finanziamento».

I lavori in Comune


Sono iniziati intanto i lavori di restauro del portone dell’ingresso principale del Municipio. Ottenuta l’autorizzazione della Soprintendenza, l’amministrazione comunale ha stanziato diecimila euro per ripristinare il portone che aveva ormai da tempo necessità di manutenzione straordinaria. A breve partirà anche il resto dei lavori per il restauro delle statue acefale nell’atrio. Installato nell’ambito della ristrutturazione del municipio avvenuta subito dopo la Seconda guerra mondiale, il portone presentava una condizione che nel breve periodo avrebbe impedito al legno interno, dove sono agganciati i cardini, di sostenere il peso di tutto l’infisso. Per questo sarà rimesso a nuovo, rinforzando cerniere, legno e rinnovando la tinteggiatura con il “verde piombo” originario da parte del restauratore Kevin Angelani. I lavori dureranno circa due settimane e i cittadini per entrare in municipio non potranno passare dall’ingresso principale di piazza del Comune ma dall’accesso secondario posto sotto le logge di via San Francesco. L’amministrazione ha incaricato gli uffici tecnici a valutare anche come ripristinare la funzionalità dell’orologio della torre civica, che risale al 1300. L’intervento richiede il rifacimento della linea elettrica per l’alimentazione partendo dal piano sottostante dove si trovano gli uffici dei servizi sociali. L’operazione è resa più complessa dal fatto che la torre stessa è inagibile per i danni post sisma 2016.

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