Osimo

Osimo, bilancio di previsione approvato tra le polemiche

Potrebbe essere l’ultimo consiglio comunale prima del ritorno alle urne il 26 maggio prossimo quello di ieri sera, giovedì 28. Il civico consesso si è riunito per l’approvazione del documento. Le critiche di Pd e Gruppo Misto

OSIMO – Potrebbe essere l’ultimo Consiglio comunale prima del ritorno alle urne il 26 maggio quello di ieri sera, 28 marzo, a Osimo. Il civico consesso si è riunito per l’approvazione del bilancio di previsione.

Sono stati stanziati 30 mila euro per dieci telecamere, nuovi asfalti per 100 mila euro (tra via Settefinestre e via Molino Mensa, nel piazzale del maxiparcheggio, in quello del geodetico Rocchini e per la strada d’ingresso della piscina) mentre altri 90 mila euro andranno alle manutenzioni alle scuole (60 mila alle elementari, 30 mila alle medie). e poi ancora: 50 mila euro per i marciapiedi e poi 30 mila per un adeguamento dell’impianto elettrico alla chiesa di San Filippo chiusa da anni che potrebbe tornare centro d’esposizione con un accordo Comune-Diocesi.

Per i cimiteri il Comune prevede 650 mila euro di investimenti: 220 mila andranno a quello di via San Giovanni per un nuovo colombario, altrettanti a San Biagio dove ci sono già le mura per fare un nuovo parcheggio e 210 mila per un colombario al cimitero Maggiore.

Il sindaco ha annunciato poi l’acquisto di locali per realizzare un ridotto sotto il teatro “La nuova fenice” ma anche la nuova canalizzazione del fosso Lama e fosso San Sabino. Per quanto riguarda le tasse, prevista la riduzione del 3,2% di Tari che sommata al meno 2,3 applicato nel 2018 permette una diminuzione in due anni di quasi il 6% della tariffa rifiuti.

Critico il Pd alla maggioranza che dice: «Nella seduta tra le fila dell’opposizione solo i rappresentanti del Movimento cinque stelle erano presenti. Le Liste civiche ancora una volta assenti. Loro partecipano solo se vincono, bel modo di rappresentare la città».

Maria Grazia Mariani del “Gruppo misto”, candidata sindaco di “Difendi Osimo”, ha demolito il documento così com’è stato stilato dicendo: «Spending review e macelleria sociale con meno 140 mila euro per “la buona scuola”, meno 105 mila per gli asili nido, 148 mila euro per alunni con problemi di sensibilità e tanti altri tagli choc al welfare».

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