Osimo

Osimo, accoglienza e cultura hanno segno “più”

Uno sguardo va alle strutture ricettive per accogliere i visitatori e, dall'altra parte, ai numeri degli spettatori delle stagioni di prosa del teatro "La nuova fenice"

La platea del teatro "La nuova Fenice"
La platea del teatro "La nuova Fenice"

OSIMO – Osimo investe molto sul binomio turismo e cultura. Uno sguardo va alle strutture ricettive per accogliere i visitatori. «Continua il trend positivo che ha visto il costante aumento negli anni di strutture ricettive nel territorio osimano – dicono dalla neonata lista “Ecologia e futuro” con leader l’assessore al Turismo Michela Glorio -. Dati del Suap del Comune ci dicono che tra il 2018 e il 2019 sono state otto le strutture ricettive di nuova apertura, di cui tre affittacamere, due appartamenti ammobiliati per uso turistico, due bed and breakfast e un agriturismo con sola somministrazione. Un “bed” ha comunicato la cessata attività con successivo subingresso. Nessuna struttura ricettiva è stata cessata».

Osimo plaude anche alla riscoperta del teatro “La nuova fenice” da parte degli osimani. Per il quarto anno consecutivo la stagione di prosa registra una crescita di incassi, di abbonati e di pubblico: dai mille e 807 spettatori della stagione 2013-14, si è passati a duemila e 396 spettatori nell’ultima stagione. Un record per il teatro che oltretutto ospita, accanto alla stagione sinfonica della Form con quattro concerti da gennaio ad aprile, grazie alla collaborazione con l’associazione “Specchi sonori”, la stagione di teatro pomeridiana per i bambini “Scena dei piccoli” e assieme ad “Associazione teatro giovani teatro pirata” una seconda rassegna di teatro ragazzi per le scuole che hanno fatto registrare tantissime presenze.

L’istituto Campana per l’istruzione permanente martedì 9 aprile presenterà in esclusiva gli esiti degli studi condotti dall’Università politecnica delle Marche sullo straordinario complesso ipogeo, raro esempio di corridoi scavati in arenaria interamente scolpiti a bassorilievo. Un percorso, popolato di figure, allegorie e simboli, tanto affascinante quanto fragile, compromesso da un inesorabile processo di degrado che sta comportando una progressiva disgregazione del materiale ed è chiuso al pubblico in attesa di individuare gli interventi di tutela e conservazione adatti. Costante è anche la ricerca sulla storia osimana: a circa cinquecento anni dalla promulgazione degli “Statuti osimani”, gli stessi sono stati trascritti integralmente in una grande opera che sarà presentata sabato 13 alle 17.30 dalla presidente del Consiglio comunale Paola Andreoni nell’aula consiliare.

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